Bonus bebè, manca il decreto sui prestiti agevolati ai neo-genitori. La Legge di Stabilità 2014 ha trovato un posto anche per il bonus bebè, il consueto aiuto statale per tutti i neo-genitori che dal 2006 sono costretti a subire beffe e contraddizioni per le sue modalità di attuazione. Eppure, questo sostegno dovrebbe aiutare chi è alle prese con un nuovo arrivo.
La novità di questa agevolazione è che non si tratta della solita una tantum in contanti. Il Bonus bebè dovrebbe, invece, essere un’evoluzione del prestito agevolato, concesso dal 2011 al 2013. Il condizionale è d’obbligo visto che, fatta eccezione la norma facente parte del testo approvato dalla Stabilità, non si conosce ancora nulla riguardo al Bonus Bebè.
Il nuovo fondo risulta infatti attivo solo sulla carta, aspettano che venga emanato un decreto che ne stabilisca i criteri di erogazione. Attualmente sappiamo solo che il governo ha stanziato un fondo di 30 milioni di euro a sostegno delle giovani famiglie con un basso reddito, siglando un accordo con l’Associazione bancaria italiana, affinché vengano erogati prestiti a tassi agevolati.
Questo fondo verrebbe gestito dalla presidenza del Consiglio dei ministri, che si sostituirebbe così al Dipartimento per le politiche familiari che, fin’ ora, aveva coordinato fondi e pratiche relativi al sostegno per i neo-genitori. Questo cambiamento sembra aver sorpreso anche la presidenza del Consiglio, tant’è che sul sito ufficiale del Governo, la parte dedicato all’iniziativa riporta ancora le vecchie modalità di richiesta Bonus.