Corrispettivi telematici 2017: tutto quello che c’è da sapere

Tasse e Fisco
corrispettivi telematici

Corrispettivi comunicazione telematica: cos’è e come funziona?

L’Agenzia delle Entrate ha rilasciato, in via transitoria, la nuova procedura per i corrispettivi telematici. Procedura che a partire da gennaio 2017 consentirà a ristoranti, alberghi, commercianti al minuto e artigiani di inviare online gli incassi giornalieri all’Amministrazione finanziaria.

Possibilità che finora era riservata esclusivamente alla grande distribuzione organizzata e che sarà estesa anche a tutte le imprese che operano con i consumatori finali. Queste potranno scegliere se utilizzare o no i corrispettivi telematici dal 2017 e comunicare la propria decisione all’AdE. Per i distributori automatici invece i corrispettivi telematici saranno obbligatori.

Quella dei corrispettivi telematici è infatti la nuova procedura che permette a Agenzia delle Entrate che consente a quanti lavorano con i clienti finali di poter dire addio a scontrini e ricevute fiscali. Basterà infatti inviare i dati relativi agli incassi giornalieri all’Agenzia delle Entrate tramite il nuovo software fornito gratuitamente dall’ente.

Il programma funziona tramite il SID, il Sistema di Interscambio che viene già utilizzato per generare, trasmettere e conservare le fatture della Pubblica Amministrazione.

Corrispettivi telematici 2017: cosa cambia per i commercianti

Ma cosa sono esattamente i corrispettivi telematici? Si tratta di un sistema di invio degli incassi giornalieri che consente a commercianti, albergatori e ristoratori di non rilasciare fattura cartacea ai sensi dell’art. 22 del dpr 633/72.

A partire dal 1° gennaio 2017 tutte le imprese che lavorano con i consumatori finali possono optare per la memorizzazione elettronica dei dati dei corrispettivi giornalieri delle vendite di beni e servizi rilevanti ai fini dell’Iva. Dati che verranno poi trasmessi per via telematica all’Agenzia delle Entrate, trasformando così i vecchi scontrini e ricevute, nel cd. scontrino digitale telematico.

Attualmente quella dei corrispettivi telematici è un’opzione prevista solo per la grande distribuzione, ma da gennaio 2017 potranno adottarla anche artigiani, ristoranti e commercianti al dettaglio. Soggetti per i quali l’applicazione dei corrispettivi telematici sarà facoltativa, mentre dal prossimo anno diventerà obbligatoria per i distributori automatici.

Corrispettivi invio telematico: come ottenere l’autorizzazione

Come adottare i corrispettivi telematici? Tutti coloro che desiderano adottare quest’opzione devono comunicare la propria scelta all’Agenzia delle Entrate, presentando un’apposita domanda. Dopo la conferma dell’Agenzia delle Entrate l’impresa potrà utilizzare i corrispettivi telematici per 5 anni e, se la concessione non verrà revocata si rinnoverà automaticamente ogni quinquennio.

La memorizzazione e la trasmissione dei corrispettivi dovranno essere effettuate utilizzando strumenti tecnologici che consentano di garantire la sicurezza dei dati e la loro inalterabilità, incusi gli strumenti che consentono di effettuare pagamenti con carte elettroniche.

A tal proposito è necessario ricordare che per il momento non sono previsti, per chi utilizza i corrispettivi telematici, incentivi fiscali per l’acquisto di apparecchi idonei alla memorizzazione e alla trasmissione dei corrispettivi. L’Agenzia delle Entrate ha però messo a disposizione degli utenti il nuovo software gratuito per i corrispettivi elettronici.

Dal 1° luglio 2016 infatti i commercianti possono scaricare dal sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate il software per i corrispettivi elettronici. Programma che è accessibile dal menù di destra del portale, facendo login con le credenziali Fisconline, Entratel, SPID o CNS.

Corrispettivi elettronici: i servizi offerti dall’Agenzia delle Entrate

In sintesi, dal 1 luglio 2016 il software è accessibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate per tutti gli utenti: sia per chi emette fattura elettronica tra privati che per i corrispettivi elettronici.

Da gennaio 2017 invece gli utenti potranno trasmettere attraverso il Sistema di Interscambio le fatture tra privati e i dati delle fatture (sia attive che passive) da inviare all’AdE.

Allo stesso modo i commercianti potranno usufruire della memorizzazione elettronica e della trasmissione, per via  telematica, dei dati dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate.

Ricordiamo inoltre che le funzionalità per il rilascio dei certificati, il censimento e l’attivazione dei dispositivi sono già disponibili sul sito dell’Agenzia. E nella sezione dedicata ai corrispettivi elettronici, gli utenti abilitati possono accedere alle informazioni sui servizi per:

  • trasmettere i dati dei corrispettivi giornalieri;
  • censire registratori telematici, distributori automatici e i dispositivi mobili utilizzati per la trasmissione dei corrispettivi telematici;
  • richiedere il rilascio di certificati digitali (funzione dedicata a produttori software e hardware).

Nei prossimi mesi, l’Agenzia delle Entrate rilascerà anche l’applicazione per i corrispettivi elettronici, che potrà essere scaricata gratuitamente su qualsiasi smartphone o altro dispositivo mobile.

Trasmissione telematica corrispettivi giornalieri: quali i vantaggi

Ma quali sono i vantaggi di utilizzare i corrispettivi telematici? Per i commercianti al minuto, i ristoratori, gli artigiani e gli albergatori che opteranno per i corrispettivi telematici, i vantaggi sono diversi.

Primo su tutti l’esonero dall’obbligo di registrare i dati dei corrispettivi giornalieri ai sensi dell’art. 24 del dpr 633/72. Questo perché i dati saranno memorizzati, in modo immodificabile, e verranno messi a disposizione dell’Agenzia delle Entrate in tempo reale, o quasi.

Prevista anche la cessazione dell’obbligo della certificazione fiscale. In altre parole non vigerà più l’obbligo di emettere scontrini o ricevute fiscali, cosa che già avviene per le imprese che operano nella grande distribuzione organizzata.

Rimane però l’obbligo di emettere la fattura se il cliente la richiede.

Da gennaio 2017, la memorizzazione e trasmissione elettronica dei dati relativi ai corrispettivi giornalieri diventerà obbligatoria per le imprese che utilizzano i distributori automatici. Finora erano esclusi sia dagli obblighi di certificazione fiscale che da quelli di emissione della fattura.

Ricordiamo infine che in caso di mancata memorizzazione o di memorizzazione infedele dei corrispettivi e di mancata trasmissione o trasmissione infedele, è prevista l’applicazione delle sanzioni stabilite dall’art. 6, comma 3 e art. 12, comma 2 del dlgs n. 471/97 relative alla violazioni in materia di rilascio di scontrini e ricevute fiscali e alle violazioni relative all’installazione degli apparecchi misuratori fiscali.

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