I Voucher Lavoro INPS sono stati aboliti: caos e vuoto normativo
Guida
Dopo le aspre critiche da parte di molti partiti politici e dal PD sull’uso sconsiderato dei voucher lavoro INPS e dalla mancanza di controlli sul loro utilizzo, i voucher sono stati eliminati. La cancellazione dei voucher avrebbe dovuta essere sancita dal referendum del 28 maggio, in realtà il Governo ha deciso di eliminarli definitivamente.
Il referendum abrogativo chiesto a gran voce dalla CGIL e ritenuto ammissibile dalla Corte Costituzionale, non si svolgerà poiché il PD, il Governo Gentiloni ed il Ministro Poletti, hanno optato l’abolizione definitiva.
L’abolizione dei voucher sta creando però diversi problemi ai committenti che hanno ancora buoni spendibili fino alla fine dell’anno, purché acquistati entro il 17 marzo, data di entrata in vigore del decreto che li ha cancellati.
Infatti da una parte, gli utilizzatori si lamentano poiché il portale dell’ Inps è andato in crisi per quanto riguarda la gestione dei buoni. Dall’altra, gli addetti ai lavori fanno notare che nel decreto di abrogazione dei ticket non è stata prevista una norma transitoria che faccia valere le regole fino alla fine dell’anno, termine entro il quale si potranno attivare i buoni già acquistati.
Risultato? In giro rischiano dunque di esserci ticket attivi, ma senza una cornice normativa di riferimento. Sono fioccate infatti molte segnalazioni di utenti secondo cui il sistema per l’attivazione dei tagliandi dell’Inps è fuori servizio. In attesa di capire cosa accadrà e con cosa verranno sostituiti i Buoni Lavoro ecco una guida sui Voucher Lavoro INPS alla luce delle più recenti modifiche apportate alla normativa.
Cosa sono i voucher lavoro INPS?
I Voucher Lavoro INPS sono uno strumento di pagamento per lavori occasionali e discontinui, che non prevedono la stipula di classici contratti che diventano però regolari grazie all’utilizzo di questo strumento. Sono un metodo di pagamento previsto dalla legge italiana che consente di pagare le prestazioni di lavoro accessorio a determinate categorie di lavoratori.
I voucher sono disponibili sia cartacei che telematici. Quelli di carta sono dei tagliandi rettangolari consegnati dal datore di lavoro al prestatore d’opera, che avrà a incassarli presso un ufficio postale, tabaccai, banche entro 24 mesi dall’emissione.
I voucher telematici sono erogati dall’INPS su un’apposita INPS Card, simile a un bancomat, intestata al lavoratore.
I buoni lavoro sono disponibili in vari tagli:
- voucher da € 10, che è il taglio più piccolo perché questo è il minimo orario;
- da € 20, da € 50.
Il lavoratore li incassa al netto delle detrazioni, per cui riceve netti rispettivamente € 7.50, € 15 e € 37.50 in quanto sull’importo lordo vanno detratte le seguenti voci:
- 13% contributi INPS;
- 7% assicurazione INAIL;
- 5% all’INPS per gestione servizio.
Chi può essere pagato con i voucher lavoro?
I Buoni Lavoro possono essere utilizzati sono per determinate categorie di lavoratori, quali:
- pensionati;
- studenti nei periodi di vacanza e nei weekend;
- studenti universitari;
- chi è in cassa integrazione;
- lavoratori dipendenti part-time o full-time;
- inoccupati e disoccupati;
- extracomunitari con regolare permesso di soggiorno CE o con permesso di soggiorno per attesa occupazione.
Voucher lavoro Inps 2017: chi può comprarli?
A seguito dell’entrata in vigore della riforma del mercato del lavoro con la L. 92/2012, dal 18 luglio 2012 ad oggi, i committenti che possono acquistare buoni lavoro INPS per pagare le prestazioni occasionali sono:
- famiglie;
- enti senza fini di lucro;
- soggetti non imprenditori;
- imprese familiari;
- imprenditori agricoli;
- imprenditori di qualsiasi settore;
- committenti pubblici.
- settore agricolo, se il volume d’affari è sopra i 7.000 euro, è possibile utilizzare i voucher per pensionati e studenti, percettori di indennità a sostegno del reddito. Se il reddito è inferiore alla predetta soglia, i voucher, possono essere usati per qualsiasi soggetto.