L’APE social è uno strumento varato dal Governo per dare ai cittadini la possibilità di andare in pensione con qualche anno di anticipo rispetto alla norma vigente. Al compimento dei 63 anni di età si può richiedere, anche se non bisogna percepire già dei redditi di pensione in Italia o all’estero.
L’indennità viene corrisposta fino a che non si arriva all’età pensionabile stabilita dalla legge Fornero: al raggiungimento di 65 anni di età e con un determinato numero di anni di contributi versati all’Ente pensionistico.
Questo strumento è stato pensato per chi vuole anticipare la sua uscita dal mondo del lavoro prima dei requisiti previsti, ma anche per snellire le procedure di rinnovamento: negli ultimi anni infatti abbiamo visto tantissimi cambiamenti a riguardo e molti hanno avuto difficoltà nell’inserimento nei luoghi di lavoro proprio per via di una legislazione carente in tema pensionistico.
APE Social News: i requisiti per le pensioni 2017
Guida
Per poter accedere alle misure previste, bisogna però rispettare determinate categorie e lavoratori che abbiano determinati requisiti. Ecco quali sono i destinatari e i relativi requisiti per le pensioni 2017:
- disoccupati che hanno perso da tre mesi il lavoro per licenziamento;
- soggetti lavoratori che assistono coniugi e parenti rientranti nel decreto legislativo 104;
- invalidi civili con il 74%;
- lavoratori che hanno esercitato dei compiti usuranti e che rientrano nella regolamentazione apposita;
Per poter rientrare nel programma Ape Social 2017 bisogna dunque far parte di queste categorie.
L’Ape Social per i lavori usuranti
La legislazione in materia, variata dopo la riforma pensionistica decisa dal Governo Monti, prevede anche l’Ape Social per una determinata categoria di lavoratori. Per chi ha svolto da almeno sei anni e in maniera continuativa determinate attività, al raggiungimento dei 63 anni può fare richiesta dell’Ape Social.
Rientrano in queste categorie:
- autisti di Gru o mezzi pesanti;
- chi ha lavorato nell’edilizia e nell’industria pesante;
- conciatori di pelli;
- dipendenti dei presidi ospedalieri;
- insegnanti delle scuole materne;
- facchini e addetti alla gestione merci;
- operatori ecologici.
Per poter usufruire dell’Ape Social bisogna però aver svolto questi lavori in maniera continuativa: ad esempio, se ci sono stati dei periodi di inattività o di cambio lavoro, si rischia l’esclusione dall’Ape Social, almeno che il dipendente non rientri negli altri parametri stabiliti e regolamentati dal decreto legge in materia.