Assegno figli a carico 2017: novità e bonus

Diritto

Le novità ed i bonus per l’Assegno figli a carico

I dati sul tasso di natalità dell’Italia hanno più volte evidenziato il fatto che in Italia fare figli è diventata una scelta non frequente da parte delle coppie.

Sono diverse le motivazioni che hanno portato alla bassa natalità che affligge l’Italia, tra cui:

  • la crisi economica, che ha eroso il potere di acquisto dei lavoratori e di conseguenza anche la possibilità di programmare l’allargamento della famiglia;
  • i problemi di stabilità nelle coppie: il numero di divorzi è molto aumentato nel corso degli ultimi anni, ed anche questo è un sintomo importante del fatto che non si riesca più a fare progetti di lungo termine;
  • l’alto tasso di disoccupazione, con famiglie che si trovano a lottare per non cadere sul lastrico e che tanto meno possono decidere di mettere al mondo un figlio.

I governi italiani degli ultimi anni hanno potuto e voluto fare poco per incentivare il tasso di natalità; così facendo la situazione è quindi rimasta invariata o addirittura è peggiorata in alcune zone del paese.

Tuttavia per il 2017 il governo Renzi ha previsto l’introduzione di assegni per figli a carico che mirano a risolvere questa questione, almeno parzialmente.

Assegno figli a carico: Durata e Contributo

L’assegno per figli a carico previsto per il 2017 presuppone che sarà disponibile un contributo fisso mensile di 150 euro per le famiglie.
La durata di questo contributo inizia con la nascita del figlio e finisce con il compimento del diciottesimo anno di età da parte dello stesso.

La misura del contributo fisso sostituisce il bonus che veniva erogato solo a una parte delle famiglie e estende il contributo a tutti. L’obiettivo dichiarato è quello di dare un forte segnale alle coppie che intendono fare figli, permettendo loro di poter gestire in maniera più serena il grande flusso di spese necessario a mantenere, far crescere e dare un futuro a un figlio.

Un aspetto interessante di questo provvedimento è che i 150 euro vengono erogati a figlio, e non in quota fissa.

Questo significa che se una famiglia con un figlio usufruirà di un contributo di 150 euro, una coppia con due figli aventi i requisiti avrà un contributo totale di 300 euro (150 * 2), una coppia con tre figli un contributo totale di 900 euro e così via.

Assegno figli a carico 2017: come è nato il decreto che regola i nuovi assegni per figli a carico

Il nuovo provvedimento che regola gli assegni per figli a carico dell’anno 2017 deriva da un ddl delega presentato da 50 senatori facenti parte delle diverse anime presenti all’interno del Partito Democratico, e si pone come obiettivo la riorganizzazione e il miglioramento delle misure di supporto economico alle famiglie già presenti in precedenza.

Le audizioni in Parlamento per discutere di questo decreto sono iniziate il 26 maggio 2016, dopo che il provvedimento era stato approvato e rilasciato dalla Commissione Finanze e da un apposito comitato ristretto.

Assegno figli a carico 2017: cosa è contenuto nella norma

Il ddl delega per la riorganizzazione degli assegni per le famiglie con figli a carico è stato effettuato certamente con la primaria intenzione di cercare di spingere le famiglie a fare più figli, ma anche per semplificare le norme che regolavano la materia in un unico provvedimento.

Il precedente bonus distribuito con modalità e parametri vari da famiglia a famiglia è stato ora trasformato in un contributo unico di 150 euro per figlio a famiglia, per tutti e senza limitazioni.
È importante precisare comunque che questa misura non elimina quella del contributo per coniuge a carico, per altri famigliari e figli disabili che rimane attiva.

La nuova norma proposta dai senatori del PD prevede un contributo di 150 euro per ogni figlio nel nucleo familiare fino al momento in cui esso diventa maggiorenne; successivamente il contributo mensile non scemerà del tutto ma scenderà a 100 euro mensili fino al compimento di 25 anni di età.

Assegno figli a carico: per chi è stato pensato

Si potrebbe ritenere davvero che il nuovo provvedimento per il sostegno economico alle famiglie con figli a carico miri in maniera particolare ad aiutare il ceto medio, che ha subito molto gli anni della crisi.

Ad avere diritto a questo contributo saranno le famiglie con reddito ISEE fino a 50.000 euro, mentre per la fascia che va da 50.000 a 70.000 euro l’importo mensile andrà ad abbassarsi in maniera progressiva.

È stato anche dichiarato che nelle intenzioni del governo e dei senatori PD c’è la volontà di integrare questo contributo con ulteriori servizi (gratuiti o a basso costo) e voucher.

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