
Assicurazioni vita: i requisiti per accedere alla detrazione
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È in aumento il numero delle polizze vita. Molto spesso vengono utilizzate per accedere ai finanziamenti, soprattutto nel caso in cui il richiedente abbia una certa età o pratichi un mestiere con un rischio di infortunio molto alto.
Sono però numerose le assicurazioni sulla vita stipulate anche da chi non deve richiedere un finanziamento. E’ in questa fattispecie che il discorso sulle assicurazioni vita 730 si fa interessante.
E’ infatti possibile inserire le spese per le polizze, dunque i premi assicurativi, nel modello 730 e accedere dunque alle agevolazioni fiscali. Queste, ovviamente, coinvolgono l’Irpef e sono caratterizzate da una aliquota al 19%.
E’ previsto comunque un tetto massimo che, in termini assoluti, si attesta sui 530 euro. Questo limite rappresenta una delle novità, non proprio positive a dire il vero, introdotte quest’anno: fino all’anno scorso la massima detrazione possibile corrispondeva a 630 euro.
Accedere alle detrazioni non è né facile né scontato. Il legislatore ha infatti stabilito alcuni requisiti necessari. A fare fede, principalmente, è l’anno della stipula. Da questo punto di vista la data da tenere d’occhio è il 1° gennaio 2015. In breve, la questione “assicurazione vita 730” riguarda:
- Assicurazioni sulla vita stipulate prima del 1° gennaio 2001, ma solo se il contratto supera i cinque anni e se, nel frattempo, non sono state utilizzate per accedere a finanziamenti di qualsiasi tipologia.
- Assicurazioni sulla vita stipulate dopo il 1° gennaio 2001, comprese quelle che prevedono un rimborso anche in caso di permanenza in vita. La detrazione verrà calcolata solo sulla parte del premio che serve a coprire il rischio morte.
- Assicurazioni contro gli infortuni, a patto che coprano il rischio di invalidità permanente non inferiore al 5%.
La compilazione del 730 non è difficile. Si utilizzano le righe del modello unico che vanno da RP8 a RP14. I codici da utilizzare sono invece il 36 e il 37.
Assicurazioni vita 730 detrazioni: la questione dei familiari a carico
Il legislatore ha messo mani sulla materia nell’ultimo periodo. Il risultato è l’introduzione di novità che restringono il beneficio concesso ai contribuenti. Un esempio è dato dalla riduzione del tetto massimo: se prima era possibile detrarre fino a un massimo di 630 euro, ora è possibile detrarre non più di 530 euro.
Ciononostante, è possibile ancora usufruire del tetto precedente, ma solo in un caso: ossia quando, oltre a inserire la spesa per il premio assicurativo relativo alle proprie polizze, si inseriscono anche quelle relative alle polizze stipulate dai familiari. Questi però devono essere a carico del richiedete, quindi compresi nel loro stato di famiglia.