
Come autocertificare lo stato di disoccupazione
Guida
Con la crisi economica che il nostro Paese sta attraversando, trovare un posto di lavoro stabile è un’impresa quasi impossibile. Per agevolare quanti hanno perso il lavoro, lo Stato garantisce a questi soggetti alcuni privilegi e li esonera dal pagamento di alcuni servizi, ad esempio dei ticket per le prestazioni sanitarie. Agevolazioni che sono accessibili solo a quanti presentano un’ autocertificazione di disoccupazione.
Ma cos’è l’ autocertificazione di disoccupazione? Si tratta di un documento, noto anche come dichiarazione sostitutiva di autocertificazione, attraverso il quale il contribuente dichiara la propria situazione lavorativa, ossia di essere disoccupato.
Questo tipo documento è accettato in qualità di dichiarazione sostitutiva dei certificati rilasciati dagli enti pubblici. La principale differenza tra un’autocertificazione e un documento rilasciato da un ufficio pubblico è che nel primo caso la responsabilità personale del cittadino è del 100%. In altre parole se questi dichiara il falso ne risponderà personalmente.
Allo stesso tempo però per presentare un’autocertificazione sono previste procedure molto più snelle e veloci di quelle che sarebbero necessarie per richiedere un certificato presso un ufficio pubblico.
Autocertificazione attestato di disoccupazione: quando è possibile
Quando un cittadino presenta un’ autocertificazione di disoccupazione questi dichiara, sotto la propria esclusiva responsabilità, di aver perso il posto di lavoro o di non aver mai lavorato in tutta la sua vita. Lo stato di disoccupazione lavorativa può essere sempre autocertificato anche se a richiederlo è un nuovo datore di lavoro.
È possibile infatti che un’impresa prima di stipulare un contratto di lavoro il nuovo datore di lavoro richieda una certificazione da parte del lavoratore del fatto che non è assunto presso un’altra ditta.
Autocertificazione stato di disoccupazione compilazione, dati e riferimenti legislativi
Per redigere un’ autocertificazione di disoccupazione sono sufficienti un foglio bianco e una penna. Il documento può essere redatto interamente a mano, oppure battuto a macchina. In alternativa, navigando sulla Rete è possibile reperire dei modelli già pronti in cui sono indicati tutti i dati necessari per l’autocertificazione.
Nell’autocertificazione deve essere indicato il riferimento legislativo che giustifica questa modalità di certificazione della disoccupazione lavorativa. Si dovrà quindi fare riferimento agli articoli 45-46 del D. P. R. 445 del 28/12/2000. Dopo aver fatto questa premessa è necessario indicare i dati del dichiarante: nome, data e luogo di nascita, residenza e recapiti telefonici.
In seguito, si dovrà proseguire con la dichiarazione di disoccupazione vera e propria. Qui andranno indicati la qualifica professionale del soggetto certificatore e da quando questi si trova senza lavoro.