
Black list: cos’è
Guida
Nel nostro Paese è stata definita una lista delle nazioni che presentano forme di fiscalità privilegiata. Si tratta della cosiddetta black list. Perché è così importante? Perché è stabilito l’obbligo di rendere note le operazioni che si sono verificate tra le imprese italiane e quelle che risultano domiciliate, dal punto di vista fiscale, nei paesi in black list.
È un intervento pensato per aggredire le forme di frodi fiscali internazionali e nazionali. La black list corrisponde a un elenco aggiornato con cadenza annuale da parte del dicastero dell’economia e dall’Agenzia delle Entrate.
La Svizzera risulta ancora a fiscalità privilegiata, verrà depennata dalla lista nera a partire dal prossimo anno (2017). Aruba, invece, non è più presente in questo elenco.
Comunicazione black list 2016 e 2017: gli obblighi
Nel nostro Paese chi è in possesso di partita Iva (dalle imprese alle ditte individuali) e definisce rapporti commerciali con nazioni che presentano fiscalità agevolata, è chiamato a rendere note all’Agenzia delle Entrate le varie operazioni.
Per quanto riguarda la repubblica di San Marino, si è verificata l’uscita dalla lista nera. Un risultato raggiunto inseguito agli accordi trovati con il nostro Paese.
Altro capitolo di rilievo è rappresentato dal Lussemburgo. Questo Paese non è più presente nella lista delle nazioni che offrono forme di
fiscalità privilegiata.
Anche la Svizzera sarà depennata dalla black list, inseguito alla modifica della convenzione relativa alla doppia imposizione Italia-Svizzera. È un risultato che prevede la fine del segreto bancario. L’uscita di scena è in programma dal 2017. La Svizzera sarà così coerente con gli standard Ocse, ma dal prossimo anno.
Elenco dei paesi black list aggiornato: chi è coinvolto e chi esce
Secondo l’articolo 1 della legge numero 190 del 2014 (nota come legge di stabilità 2015), il principale elemento che determina la permanenza nella black list è l’assenza di trasparenza e adeguate informazioni rese note al nostro Paese. Non è una tassazione più conveniente o un regime fiscale agevolato a determinate l’introduzione della nazione in lista.
I Paese che prevedono invece un trattamento fiscale privilegiato, ovvero che una tassazione molto bassa o persino nulla, sono riportatati invece nella black list italiana. In realtà non abbiamo una sola black list, ma tre: persone fisiche, Cfc (controlled foreign companies) e indeducibilità componenti negativi di reddito.
In ogni caso per appurare se una nazione fa parte o meno della lista sera è possibile appurare le disposizioni dall’Agenzia delle Entrate. Per completezza vi riportiamo le nazioni coinvolte (incluse quelle che hanno stabilito gli accordi per uscire dalla lista):
- Alderney (Isole del Canale) sottoscritto accordo D.M. 27.04.2015
- Andorra, stipulato accordo con il nostro Paese;
- Anguilla, stipulato accordo con il nostro Paese.
- Antille Olandesi, stipulato accordo con il nostro Paese.
- Aruba, sottoscritto accordo con il nostro Paese.
- Bahamas
- Barbados (stipulata Convenzione)
- Barbuda
- Belize, stipulato accordo con il nostro Paese.
- Bermuda, stipulato accordo con il nostro Paese.
- Brunei
- Filippine, stipulato accordo con il nostro Paese.
- Gibilterra, stipulato accordo con il nostro Paese.
- Gibuti (ex Afar e Issas) Grenada
- Guatemala
- Guernsey (Isole del Canale), stipulato accordo con il nostro Paese.
- Herm (Isole del Canale), stipulato accordo con il nostro Paese.
- Hong Kong, convenzione avviata, probabile uscita nel 2016;
- Isola di Man, stipulato accordo con il nostro Paese.
- Isole Cayman, stipulato accordo con il nostro Paese.
- Isole Cook
- Isole Marshall
- Isole Turks e Caicos, (stipulato accordo con il nostro Paese).
- Isole Vergini britanniche, (stipulato accordo con l’Italia).
- Isole Vergini statunitensi
- Jersey (Isole del Canale), stipulato accordo con il nostro Paese.
- Kiribati (ex Isole Gilbert)
- Libano
- Liberia
- Liechtenstein (stipulato accordo con il nostro Paese)
- Lussemburgo (fuori dalla lista)
- Macao
- Maldive
- Malesia firmato accordo con l’Italia.
- Montserrat firmato accordo con l’Italia.
- Nauru
- Niue
- Nuova Caledonia
- Oman
- Polinesia francese
- Saint Kitts
- Nevis
- Salomone
- Samoa
- Saint Lucia
- Saint Vincent e Grenadine
- Sant’Elena
- Sark (Isole del Canale)
- Seychelles
- Tonga
- Tuvalu (ex Isole Ellice)
- Vanuatu