Ennesimo intervento da parte del Governo per rilanciare l’occupazione giovanile in Italia: la Legge di Bilancio 2018 lancia il Bonus Giovani 2018.
A partire dal 1°gennaio 2018 è previsto infatti un nuovo incentivo occupazionale, destinato ai datori di lavoro che provvederanno a effettuare nuove assunzioni a tempo indeterminato nel corso dell’anno. La durata del bonus occupazione giovani disoccupati, sarà di 3 anni per un massimo sgravio contributivo pari a 3.250 euro l’anno.
Bonus Giovani Disoccupati 2018: cos’è?
Guida
In base alle prime indiscrezioni, il bonus giovani 2018 è un pacchetto di misure volte a sostenere e a favorire l’occupazione dei giovani in Italia tramite lo strumento dello sgravio contributivo.
Dal 1° gennaio 2018 le aziende che assumono ragazzi a tempo indeterminato possono godere di un’interessante agevolazione fiscale, ossia la possibilità di versare solo il 50% contributi INPS obbligatori per ogni dipendente nel caso in cui il lavoratore avesse meno di 29 anni (soglia di età che deve essere ancora definita) assunto a tempo indeterminato entro il 2018.
Bonus Giovani 2018: come funziona?
Il nuovo bonus occupazione giovani disoccupati è una delle misure inserita nella nuova legge di Bilancio 2018 per favorire e incrementare l’occupazione e l’assunzione dei giovani a tempo indeterminato in Italia.
Il nuovo bonus consiste in uno sgravio contributivo della durata di 3 anni cui il datore potrà beneficiare se assumerà un giovane disoccupato. L’azienda ha diritto di versare per 3 anni, il 50% dei contributi obbligatori con un tetto massimo annuo di sgravio di 3.250 euro.
Saranno comunque previste delle norme anti licenziamento per evitare comportamenti poco trasparenti da parte di alcune imprese, come il licenziare un dipende per far posto ad un altro, beneficiario dell’agevolazione fiscale sull’assunzione.
Bonus Giovani Disoccupati: quali sono i requisiti di lavoratori e aziende
Il bonus occupazione spetta ai giovani disoccupati entro un certo limite di età, fissato (per ora) a 29 anni. Prima di prendere una decisione definitiva è necessario tenere conto anche della regolamentazione europea per evitare discriminazioni. Infatti potrebbe essere portata fino a 32 anni.
Per quanto riguarda la aziende, i beneficiari del nuovo bonus dovrebbero essere non solo quelli del Mezzogiorno, ma tutti i datori di lavoro di aziende, professionisti ed enti diversi a prescindere dalla regione in cui hanno sede.
Tra i requisiti delle aziende c’è quello di non avere fatto licenziamenti nei 6 mesi precedenti: questa disposizione, rientra tra le nuove norme anti-licenziamento per ridurre l’uso dei nuovi lavoratori assunti con lo sgravio come un ricambio dei vecchi dipendenti.
Inoltre i datori di lavoro dovranno:
- essere in possesso del Durc (Documento di regolarità contributiva);
- rispettare le leggi in materia di lavoro ed i contratti collettivi;
- non assumere i giovani già beneficiari del bonus occupazione con altre aziende, anche se senza contratto a tempo indeterminato da più di sei mesi.
Pertanto è probabile che lo sgravio contributivo venga limitato a coloro che non hanno mai avuto un contratto a tempo indeterminato e quindi non hanno usufruito di nessuna agevolazione.