
Il rilancio del settore immobiliare, del quale le ultime legislature si stanno occupando, passa dal varo di alcune leggi che si pongono l’obiettivo di rendere economicamente vantaggiose le iniziative di ristrutturazioni di immobili residenziali.
Queste agevolazioni fiscali si estendono anche a quelle spese, che pur non riguardando nello specifico il recupero del patrimonio edilizio, sono ad esso correlate.
Il bonus mobili è un esempio importante di agevolazione fiscale.
Bonus Mobili 2017: le detrazioni fiscali previste
Guida
Questa norma legislativa è ormai in essere da alcuni anni e anche se legiferata di anno in anno, viene rinnovata con regolarità. Il bonus mobili 2017, attualmente in vigore, scadrà il 31 dicembre prossimo venturo. L’agevolazione prevista consiste nella detrazione del 50% della spesa sostenuta per l’acquisto di mobili e arredamento in genere e viene estesa anche agli elettrodomestici.
Il corrispettivo dell’agevolazione verrà elargito in sede di rimborso della dichiarazione dei redditi nella misura di un decimo all’anno, cosicché il 50% delle spese possa essere recuperata esattamente in dieci anni, come previsto dalla legge.
È importante ricordare che il bonus mobili non è ottenibile da coloro che già usufruiscono del bonus giovani coppie.
Chi può ottenerlo?
Il bonus mobili può essere richiesto da coloro che avendo in corso una ristrutturazione con recupero del patrimonio edilizio, per la quale hanno ottenuto la detrazione concessa per legge, affrontano anche acquisti correlati.
Gli acquisti correlati alla ristrutturazione e oggetto di detrazione sono quelli che riguardano mobili ed elettrodomestici. Per questi ultimi, si deve trattare di prodotti di classe energetica non inferiore alla classificazione A+.
I lavori di recupero del patrimonio edilizio devono essere compresi tra il 1° gennaio 2016 e il 31 dicembre 2017. Condizione necessaria per poter godere della detrazione fiscale è che l’acquisto dell’arredamento avvenga dopo che le opere di ristrutturazione per il recupero del patrimonio edilizio, siano iniziate.
Come svolgere l’acquisto per ottenere la detrazione
Quando si decide di rinnovare il proprio appartamento e si è in procinto di iniziare una ristrutturazione, oltre ai costi edili è possibile portare in detrazione anche il costo dei mobili e degli elettrodomestici.
Per ottenere questa facilitazione è importante concludere l’acquisto utilizzando le corrette modalità. Prima di tutto, è importante segnalare al venditore che si intende usufruire del bonus mobili, cosicché anch’egli possa mettere in atto tutti i passaggi previsti dalla legge, per ottenere l’agevolazione.
Il venditore sarà chiaramente interessato ad assistere il cliente in questo servizio. Infatti il bonus mobili è un forte incentivo alle vendite per questo settore, attraversato anch’esso dalla contrazione degli incassi subita negli anni passati.
Modalità di pagamento ammesse
Il pagamento dell’arredo e degli elettrodomestici quindi deve avvenire con modalità, utilizzando uno dei seguenti strumenti:
- carte di credito
- carte di debito bancomat e prepagate
- bonifico bancario o postale.
Oltre al contrassegno o allo scontrino attestante il pagamento il cliente deve ottenere dal venditore, e conservare, la fattura inerente all’acquisto dei mobili o dell’elettrodomestico.
Ottenere la il bonus: come fare?
Per ottenere la detrazione fiscale del 50% sul costo sostenuto è necessario allegate la documentazione richiesta dalla legge, in fase di presentazione della dichiarazione annuale dei redditi.
Normalmente i termini per la presentazione della dichiarazione dei redditi, scadono a giugno dell’anno successivo al periodo di imposta a cui si riferisce. Quindi entro giugno del 2017 si dovrà presentare la dichiarazione, con allegata la documentazione di spesa relativa all’anno 2016.
Documentazione da presentare per la richiesta
Oltre ai dati catastali e al fascicolo delle spese relative all’intervento di recupero del patrimonio edilizio, i documenti da allegare sono i seguenti:
- fattura di acquisto del mobile o dell’elettrodomestico
- ricevuta di pagamento
In quest’ultimo caso di può trattare dello scontrino comprovante la transazione con carta di credito o di debito, oppure della contabile dell’esecuzione del bonifico bancario o postale. Questa documentazione può essere presentata in copia conforme all’originale.