
Ateco 2007: Cos’è e perchè si usa?
Guida
L’ISTAT ogni giorno fornisce una serie di statistiche che sono a disposizione di tutti i cittadini e autorità pubbliche nazionali. Le ricerche effettuate hanno come scopo quello di raccogliere dati che riguardano la popolazione e l’economia (agricoltura, servizi e settore industriale).
Ogni volta che un’indagine statistica viene compiuta c’è bisogno del maggior numero di informazioni e di organizzazione che permette di classificare i dati in base a ciò che esprimono. Per studiare in modo efficace ed efficiente i dati, è pertanto necessario definire le unità statistiche che formano il blocco base di riferimento, con cui i dati vengono raccolti e classificati.
Il Codice ATECO nasce dall’esigenza di classificare tutte le attività economiche che hanno a che fare con le istituzioni pubbliche nazionali. Un’attività può essere definita tale quando le risorse vengono impiegate per il suo svolgimento (capitale, lavoro, profotti intermedi) dando origine a prodotti finiti o servizi. Esso rappresenta la versione italiana della NACE (Nomenclatura delle Attività Economiche) la cui origine è da attribuire all’Eurostat e che a sua volta è stato riadattato dall’ISTAT, in base alle esigenze del sistema economico e sociale italiano.
Ateco 2002: La disciplina precedente ad Ateco 2007
Il codice ATECO 2007 ha sostituito dal 1° Gennaio 2007 il precedente ATECO 2002, il quale si fondava su cinque livelli identificativi. ATECO 2007 è stato delineato da un Comitato specifico, composto in primo luogo dall’ISTAT che ha coordinato i lavori, i Ministeri interessati, tutti quegli enti nazionali che ricoprono un ruolo importante dal punto di vista amministrativo per le imprese (enti fiscali, previdenziali) e le associazioni imprenditoriali.
Da sottolineare è il lavoro congiunto dell’Agenzia dell’Entrate con le Camere di Commercio, permettendo per la prima volta un’unica classificazione sia a livello fiscale che commerciale.
Codice Ateco 2007: Come si applica?
Con ATECO non vi è alcuna distinzione per ciò che concerne il tipo di organizzazione proprietaria, dato che ciò non ha alcun tipo di ripercussione sul genere di attività svolta. Le unità che vengono registrate nello stesso tipo di attività economica sono registrate nella medesima categoria, indipendentemente dal fatto che siano imprese individuali, registrate, oppure che l’impresa madre sia un’entità straniera con diversi stabilimenti.
ATECO non fa alcuna distinzione nel caso in cui l’attività prevede lavoro manuale oppure di macchinari, oppure che venga effettuato in un impianto specializzato a in casa. Nemmeno il tipo di tecnologia impiegato può essere un motivo di distinzione.
In senso lato, non vi è alcun tipo di distinzione tra attività di MERCATO e NON DI MERCATO, sebbene tutto ciò può essere rilevante ai fini di classificazione Sna/Sec. Per di più ATECO non effettua una diversa classificazione in caso di produzione “formale” e “informale” nè, tantomeno per attività legale e illegale.
Codice Attività Ateco: Composizione e Variazione del settore
Ogni qual volta che decidiamo di aprire un’attività, ci viene fornito dall’Agenzia delle Entrate un codice affinchè il nostro business possa essere classificato a livello contributivo, in modo tale da poter stabilire in maniera definitiva la categoria di appartenenza, essenziale per qualsiasi indagine a fine statistico e fiscale.
Il codice identificativo è di natura alfanumerica, in cui le lettere fanno riferimento al macro-settore di appartenenza, mentre i numeri definiscono le diverse sottocategoria dei settori e vanno da due a sei cifre. L’attività oggetto di iscrizione viene identificata in maniera crescente da:
- Sezione
- Divisione
- Gruppo
- Classe
- Categoria
- Sottocategoria
Qualora, successivamente all’apertura della partita IVA, si decidesse per qualsiasi motivo apportare modifiche al tipo di attività svolta, questo richiederà la correzione del codice di appartenenza che dovrà essere comunicato al Fisco. Il tutto è possibile effettuarlo tramite la dichiarazione annuale (rigo VA2, in cui viene riportato il codice della reale attività svolta).
Per di più il contribuente avrà il dovere di presentare un documento specifico denominato MODELLO DI VARIAZIONI DATI, dove si informa dei cambiamenti che ci riguardano, con scadenza la data di presentazione della dichiarazione annuale.
La corretta classificazione è essenziale per l’Erario così da avere i dati necessari su cui basare il proprio operato in termini di provvedimenti fiscali, i quali ogni giorno influenzano tutti i cittadini, come, a titolo d’esempio, gli Studi di Settore.