Come leggere la busta paga in modo corretto? Ecco una semplice guida per capire in cosa consiste tale documento e come consultarlo in modo appropriato.
Busta paga: cos’è e a cosa serve
Guida
Ogni lavoratore dipendente la riceve, ma non tutti la interpretano correttamente. Tale documento contiene tutte le informazioni riguardanti la retribuzione di un lavoratore dipendente o parasubordinato. Dei contenuti presenti nella busta paga, spesso ci si concentra a valutare solo la retribuzione netta. Tuttavia, nella busta paga sono presenti altre voci molto utili, fra le quali: contributi versati, l’ammontare delle tasse pagate e i giorni di vacanza restanti.
A tal proposito, quindi, analizziamo nel dettaglio tutti gli elementi contenuti nella busta paga, allo scopo di facilitarne la lettura e la comprensione.
Le finalità
Prima di analizzarne il suo contenuto, è necessario comprendere le finalità di questo importante documento.
- Offrire un resoconto dettagliato sulla retribuzione del lavoratore. Vanno evidenziati tutti gli elementi che caratterizzano il passaggio dallo stipendio lordo a quello netto
- Valutare il corretto adempimento delle norme lavorative, che dovranno essere rispettate dal datore di lavoro
- Constatare l’avvenuto pagamento di IRPEF ed altre imposte comunali e regionali
- Constatare la corretta applicazione delle norme prevista da INPS e INAIL
- Ai fini finanziari la busta paga risulta un documento molto importante. In particolare, risulterebbe difficile accedere a qualsiasi tipologia di credito
Il contenuto
La busta paga deve essere completata e rilasciata obbligatoriamente dal datore di lavoro. Contiene principalmente l’ammontare della retribuzione netta e lorda, i dati sulle ritenute fiscali e quelli previdenziali. Tutte le informazioni che risultano visibili nella busta paga, quindi, non accomunano solo il lavoratore al suo datore di lavoro. Riguardano infatti, anche il rapporto con il Fisco e gli Enti Previdenziali, in altre parole con le ritenute fiscali e con l’INPS.
La busta paga inoltre, risulta preziosa alle banche e agli altri istituto di credito, in quanto solo grazie alla sua valutazione possono elargire finanziamenti e mutui.
Infine, c’è da puntualizzare che in assenza di tale documento, risulterebbe impossibile determinare alcune azioni legali. Ad esempio, quelle basate sui ricorsi e sulle ingiunzioni.
Di cosa si compone la busta paga?
Innanzitutto, bisogna chiarire che non tutte le buste paga sono identiche, dato che possono presentare un layout leggermente diverso. Comunque sia, il loro contenuto e tutte le voci presenti all’interno restano invariate.
La busta paga, quindi, si compone di quattro sezioni principali:
- la sezione che include tutti i dati anagrafici e demografici relativi sia al datore di lavoro che al dipendente;
- la sezione che include la retribuzione completa del dipendente;
- la sezione in cui sono evidenziate tutte le detrazioni fiscali e previdenziali;
- la sezione relativa allo stato lavorativo del dipendente, in cui compaiono le ore di lavoro maturate, i permessi, le assenze e i giorni di ferie disponibili.
La sezione anagrafica
Nella testata della busta paga, si può osservare la sezione anagrafica, che dovrà obbligatoriamente contenere le seguenti voci relative al lavoratore:
- numero di matricola
- nome e cognome
- data di stipulazione del contratto
- codice fiscale
- data di retribuzione
- sede lavorativa
- livello operativo del dipendente e relativa qualifica
- giorni di ferie, festività e altri permessi retribuiti
- altre informazioni riguardanti il trattamento salariale
Come leggere la busta paga: le informazioni sullo stipendio
La lettura più interessante della busta paga è quella che si concentra sullo stipendio. Nella sezione relativa alla retribuzione, infatti, si possono osservare alcune voci che la caratterizzano.
Stipendio lordo
Lo stipendio si articola in tre diversi tipi.
- Stipendio diretto: caratterizzato dalle prestazioni ordinarie svolte dal lavoratore
- Stipendio indiretto: ossia quello che include particolari tipi di retribuzione, come la tredicesima e la quattordicesima mensilità, i permessi ottenuti e via dicendo
- Stipendio differito: ovvero la parte dello stipendio che matura col tempo come, ad esempio, il trattamento che si ottiene a fine contratto
Stipendio netto
La gran quantità di voci presenti nella busta paga di certo non agevola la sua lettura ai meno avvezzi. Tuttavia c’è da dire che per quanto riguarda il calcolo dello stipendio netto, partendo da quello lordo, è necessario solo eseguire qualche calcolo elementare.
Partendo dallo stipendio lordo percepito infatti, il corrispettivo stipendio netto si potrà ricavare:
- sottraendo i contributi previdenziali e le detrazioni fiscali;
- sottraendo le trattenute IRPEF;
- aggiungendo l’assegno relativo al nucleo familiare, se percepito.