Cos’è il contratto di somministrazione di lavoro
Guida
Il contratto di somministrazione è una delle tipologie di contratto di lavoro più diffuse nel nostro Paese. Introdotta in Italia nel 1997, questa forma di contratto consentiva alle aziende di “prendere in affitto” dei lavoratori per un certo periodo di tempo.
Tuttavia è solo con la cosiddetta Legge Biagi (D. Lgs. n. 276/2003) che si comincia a parlare di somministrazione del lavoro. L’ultima modifica alla normativa che regola il contratto di somministrazione è arrivata però con il Jobs Act.
Ad oggi, il contratto somministrazione è una particolare forma di rapporto di lavoro che prevede la presenza di 3 soggetti: l’agenzia per il lavoro, il lavoratore e l’azienda. Il contratto può essere sia a tempo determinato che indeterminato, in questo caso viene chiamato “staff leasing” e può essere utilizzato solo in settori particolari.
Somministrazione di lavoro: ecco come funziona
Come già accennato, il contratto di somministrazione di lavoro coinvolge tre soggetti:
- l’agenzia per il lavoro, che prende il nome di “somministratore”,
- l’impresa o il professionista, che risulta essere “l’utilizzatore”,
- il lavoratore, chiamato anche “somministrato”.
Il lavoratore dunque viene assunto dal somministrare, che lo paga affinché svolge attività lavorative presso l’azienda utilizzatrice. In altre parole, il lavoratore sottoscrive con l’agenzia per il lavoro un contratto di somministrazione.
L’agenzia è quindi titolare dell’obbligo di retribuzione e contribuzione nei confronti del lavoratore. L’agenzia ha inoltre potere sia decisionale che disciplinare nei confronti del soggetto somministrato. L’impresa, o professionista, utilizzatrice invece detiene, nei confronti del somministrato, il potere direttivo e di controllo.
Contratto di somministrazione lavoro: requisiti e obblighi dell’agenzia
Ma chi può sottoscrivere un contratto di somministrazione? Possono stipulare contratti di somministrazione esclusivamente le agenzie per il lavoro che sono in possesso di determinati requisiti.
Tra le altre cose infatti è necessario essere autorizzate dal Ministero del Lavoro, nonché possedere una certa solidità finanziaria. Richiesta anche l’iscrizione a un apposito Albo informatico relativo alle agenzie di somministrazione, il cosiddetto registro elettronico.
Per quanto riguarda invece gli obblighi che l’agenzia ha nei confronti del lavoratore, questa è tenuta a informare il somministrato in merito alle norme di sicurezza e di salute relative all’attività produttiva in generale. All’agenzia spetta inoltre il compito di addestrare il lavoratore all’utilizzo delle eventuali attrezzature richieste per lo svolgimento dell’attività lavorativa che dovrà svolgere.
Ricordiamo infine che l’agenzia ha la possibilità di trasferire tutti questi obblighi in capo all’utilizzatore, opzione che però è accessibile solo a condizione che sia specificatamente indicata nel contratto di lavoro.