Stabiliamo innanzitutto chi può essere giudicato familiare a carico, poiché proprio grazie alla presenza di questi all’interno del nucleo familiare, il contribuente può fare affidamento su alcune detrazioni di tipo fiscale.
Chi sono i famigliari a carico?
Guida
Possono a tal proposito essere considerati familiari a carico:
- i figli naturali, affidati oppure adottati
- il coniuge che per termini di legge non venga ancora considerato separato
- nonni
- sorelle o fratelli
- nuore e generi
- nipoti
- genitori, anche nel caso in cui siano soltanto adottivi
Requisiti per poter beneficiare delle detrazioni
Dal punto di vista prettamente economico e reddituale, possono reputarsi familiari a carico coloro che abbiano percepito, nel periodo temporale preso in considerazione, un reddito pari o inferiore 2.840,51 euro lordi.
Altro parametro da prendere in considerazione è la presenza di un’abitazione in grado di garantire una rendita. Nel caso in cui la cifra appena citata venga superata, il diritto a tali detrazioni decade automaticamente, insieme alla denominazione di familiare a carico.
Esistono tuttavia determinate ipotesi nelle quali vengono considerati componenti familiari a carico anche coloro che non vivono insieme al contribuente stesso e che non condividono quindi lo stesso tetto (figli e coniuge non separato dal punto di vista legale).
Ammontare delle detrazioni fiscali famigliari a carico nel 2017
Le detrazioni devono essere calcolate in base al reddito percepito e assumono validità dalla mensilità nella quale nascono i requisiti ad esse associati, fino alla mensilità in cui questi ultimi decadono.
Detrazioni per coniugi
Nel caso in cui vi sia un coniuge a carico, le detrazioni ammontano alle seguenti cifre:
- 800 euro se i redditi percepiti sono pari o inferiori a 15.000 euro;
- 690 euro se i redditi percepiti sono compresi tra i 15.000 e i 40.000 euro;
- 690 euro se i redditi redditi percepiti sono compresi tra i 40.000 e gli 80.000 euro.
A tali detrazioni vengono poi aggiunte ulteriori cifre in denaro pari a:
- 10 euro per redditi racchiusi in un intervallo tra i 20.000 ed i 29.200 euro;
- 20 euro per redditi percepiti compresi in un intervallo tra i 29.000 ed i 34.700 euro;
- 30 euro per redditi compresi in un intervallo tra i 34.700 ed i 35.000 euro;
- 20 euro per redditi compresi in un intervallo tra i 35.000 ed i 35.100 euro;
- 10 euro per redditi percepiti compresi in un intervallo tra i 35.100 ed i 35.200 euro.
Detrazioni figli a carico
Per quanto riguarda invece la sezione dei figli a carico, le detrazioni attribuite ammontano alle seguenti cifre:
- 1.220 euro per i figli che non abbiano ancora compiuto i tre anni di età;
- 1.350 euro per figli disabili che abbiano superato i tre anni di età;
- 1.620 euro per i figli disabili di età inferiore ai tre anni di età;
- in mancanza di tali requisiti, l’ammontare della detrazione fiscale percepita è sempre pari a 950 euro.
Detrazione figli a carico in caso genitori separati
Se ad uno dei genitori non possa essere corrisposta la detrazione fiscale, quest’ultima ricade per intero sull’altro coniuge (in una quota pari quindi al 100%).
Coniugi conviventi ma separati
Nel caso in cui tra i due coniugi conviventi non vi sia un regime di separazione legale, la detrazione fiscale viene divisa tra entrambi i coniugi mediante una quota pari al 50% ciascuno.
Tuttavia, se precedentemente sia stato stipulato un accordo tra le due parti, l’intera detrazione cade sul coniuge che percepisce il reddito di entità maggiore.
Coniugi separati legalmente
Nell’ipotesi invece in cui vi sia una separazione legale, nella quale manchi un accordo tra i due ex coniugi, la detrazione fiscale viene parimenti divisa al 50%.
In quali casi vengono messi in atto i controlli fiscali?
Il contribuente, nel momento in cui dichiari al fisco i redditi in suo possesso, ha la possibilità di scegliere tra due opzioni:
- il Modello 730 tradizionale (ordinario);
- ed il Modello 730 precompilato, al quale è possibile accedere consultando il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.
Nel caso in cui venga scelto il modello precompilato, il contribuente viene automaticamente esentato dai controlli degli enti preposti. Contrariamente, nei casi in cui quest’ultimo scelga di usufruire del modello 730 tradizionale, scattano i controlli di rito.
Spetta infine all’Agenzia delle entrate stabilire i criteri mediante i quali questi controlli entrano in essere.