Detrazioni fiscali ristrutturazione bagno: chi può beneficiare? È possibile fruire delle detrazioni fiscali ristrutturazione bagno ma solo in certi casi. Anzitutto dobbiamo chiarire che l’intervento va eseguito su abitazioni o parti comuni di edifici residenziali. Sono esclusi gli uffici, i negozi, i laboratori e le officine.
Dopo che è stata appurata la destinazione d’uso dell’immobile su cui si interviene, è indispensabile fare delle distinzioni a seconda di ciò che è effettivamente realizzato. Cerchiamo di entrare nel merito di alcuni degli interventi più diffusi.
Detrazioni fiscali ristrutturazione bagno. Si possono sfruttare i bonus nel rifacimento degli impianti del bagno. Qualora nei lavori siano compresi anche il rifacimento dell’impianto idrosanitario, elettrico, lo spostamento di tramezze o altre opere che possono far classificare l’intervento come manutenzione straordinaria, possiamo beneficiare della detrazione fiscale per le ristrutturazioni edilizie.
In quest’ultimo caso, visto che lo spostamento di un tramezzo implicherebbe il rifacimento delle piastrelle, anche la spesa sostenuta per rifare le piastrelle può rientrare a pieno titolo nella detrazione fiscale.
Dal punto di vista pratico, alcuni interventi (quali la sostituzione dei rubinetti, il rifacimento delle piastrelle e la tinteggiatura) presi singolarmente rappresentano una forma di manutenzione ordinaria e quindi non possono godere delle detrazioni fiscali ristrutturazione bagno.
Ciononostante se questi interventi rientrano in un intervento più ampio, che implica altri lavori ritenuti agevolabili possono accedere alla detrazione fiscale.