Detrazioni 80 euro, hanno fatto scuola. Quali novità ci attendono?
Guida
Renzi con la mossa “detrazioni 80 euro” si è garantito un consenso popolare importante. Nonostante da molti sia stata criticato come demagogico o inutile, questo intervento è piaciuto all’elettorato, che alle ultime elezioni a premiato il Partito Democratico. Gli avversari, comunque, hanno aspettato il premier al varco, sicuri che non sarebbe riuscito a confermare il bonus a causa della difficoltà a reperire le coperture in tempo di austerity.
Renzi ha invece stupito tutti non solo confermando i celebri 80 euro, ma anche stabilendo nuove detrazioni. Sia chiaro, si tratta di gocce minuscole all’interno di un mare gigantesco. Eppure è un segnale forte (alcuni, nuovamente, lo considerano un segnale di populismo). Cosa riserverà il 2015 dal punto di vista delle detrazioni Renzi?
Detrazioni 2015: una panoramica sugli interventi del Governo
A suscitare la maggiore sorpresa, perché totalmente, inaspettata, la misura soprannominata “bonus bebé“. Ovviamente si tratta di un nome accattivante, scelto proprio dal premier e diffuso nel corso di una sua intervista in un noto talk show televisivo della Mediaset. Nei fatti, però, non si tratta di una detrazione ma di un contributo (a beneficio di “alcune mamme”). I requisiti, ad ogni modo, non sono niente affatto stringenti. Per accedere al contributo, la neomamma deve aver fatto registrare un reddito non superiore ai 90mila euro nel corso dell’ultimo anno solare.
La detrazione non è progressiva, a differenza degli 80 euro (nome improprio in quel caso). Per il bonus bebé, sarà esattamente di 960 euro all’anno.
Per quanto riguarda il bonus degli 80 euro, che invece è proprio una detrazione Irpef, la misura è stata confermata. Non era per nulla scontato dal momento che le coperture oggi come oggi sono difficili da trovare e comunque l’intero provvedimento costa 9 miliardi. Anche in questo caso, l’intervento manca di progressività. Gli 80 euro saranno fissi. Il motivo di ciò va rintracciato nella volontà di alleggerire il calcolo sulle coperture e, soprattutto, di rendere facilmente individuabile la voce in busta paga.
Ha diritto a questo bonus-detrazione solo chi non supera i 26mila euro di reddito all’anno. Importante anche la detrazione che riguarda chi ha in carico baby sitter e badanti. Chi è costretto ad assumere baby sitter e badanti ha diritto a una detrazione sulle spese sostenute. L’elemento più sorprendente è la rinuncia a qualsiasi forma di progressività. Tutti possono usufruire di questo speciale “sconto”.
Nello specifico, lo sconto consiste nella detrazione del 19% delle spese, fino a un limite massimo di 1.593 euro. E’ questo quindi l’insieme delle misure “detrattive” scelte da Renzi per il 2015: bonus 80 euro (che vede una conferma e un ritocco), il bonus bebé (contributo secco) e bonus baby sitter – badanti (detrazione delle spese).