
La disdetta contratto di locazione è un’eventualità da considerare quando si affitta un’unità immobiliare, a prescindere dalla destinazione d’uso.
La disdetta viene generalmente richiesta prima della scadenza naturale del contratto per motivi che vanno da esigenze di spazio a cambiamenti lavorativi.
Chi può disdire un contratto d’affitto?
Guida
- 1 Chi può disdire un contratto d’affitto?
- 2 Quando si può richiedere il recesso del contratto di affitto?
- 3 Recesso di un contratto di affitto abitativo: cosa sapere per richiederlo
- 4 Recesso di un contratto di affitto commerciale: le specifiche tecniche
- 5 Motivazioni del recesso: l’inquilino deve specificarle?
- 6 Affitti per studenti: come gestire la disdetta
Le regole della disdetta contratto di locazione prevedono che la suddetta procedura possa essere avviata dall’inquilino, detto in gergo tecnico conduttore.
Fatti salvi casi molto particolari, nella maggior parte delle situazioni il proprietario di un immobile non può recedere anticipatamente.
Spetta quindi all’inquilino la decisione di richiedere la disdetta del contratto di locazione, una procedura che deve essere concretizzata tenendo conto di specifici passi normativi.
Quando si può richiedere il recesso del contratto di affitto?
La disdetta contratto di locazione, nel caso dei contratti abitativi, deve essere richiesta con almeno 6 mesi di anticipo rispetto al momento in cui si intende abbandonare l’immobile.
La richiesta formale di recesso deve essere inviata al proprietario dell’immobile tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.
Cosa deve contenere la suddetta missiva? I dati anagrafici dell’inquilino intestatario del contratto di affitto, la richiesta formale di risoluzione dello stesso e, ovviamente, tutti quelli relativi alla registrazione del contratto, un passaggio che deve essere effettuato pochi giorni dopo la sottoscrizione e che risulta fondamentale affinché il contratto possa dirsi valido.
Nella raccomandata con ricevuta di ritorno bisogna indicare anche i tempi entro i quali si intende abbandonare l’immobile.
Recesso di un contratto di affitto abitativo: cosa sapere per richiederlo
La disdetta contratto di locazione, nel caso dei contratti di affitto con struttura 4 + 4 o 3 + 2 (durata di tre anni con rinnovo alle medesime condizioni del contratto iniziale), deve essere effettuata tenendo conto delle regole sopra ricordate per quanto riguarda i tempi.
Nella prima delle due situazioni il proprietario può richiedere la disdetta del contratto, ma dopo la scadenza naturale dopo 4 anni.
Recesso di un contratto di affitto commerciale: le specifiche tecniche
La disdetta contratto di locazione, come già specificato, può riguardare anche i contratti di affitto di natura commerciale.
Come muoversi in questi casi? Ricordando che, a prescindere che il contratto abbia una struttura 6 + 6 o una 9 + 9, è necessario inviare al proprietario dell’immobile una comunicazione ufficiale della disdetta con almeno 12 mesi di anticipo per locazioni commerciali semplici.
Se invece si tratta della locazione di un immobile adibito ad hotel, le tempistiche relative alla comunicazione di disdetta del contratto prevedono almeno 18 mesi di anticipo.
Motivazioni del recesso: l’inquilino deve specificarle?
In caso di disdetta contratto di locazione, se si parla di un immobile adibito a uso commerciale semplice o destinato a un hotel, le regole non obbligano il locatore a specificare al proprietario il motivo della disdetta.
Il suddetto ha però la facoltà, una volta ricevuta la raccomandata in merito, di richiedere esplicitamente le ragioni che hanno portato il locatario a risolvere il contratto.
Affitti per studenti: come gestire la disdetta
Un ulteriore caso da considerare quando si discute di disdetta contratto di locazione è la specifica degli affitti con natura transitoria.
Questi contratti, che vengono posti in essere per situazioni come quelle degli studenti universitari, durano generalmente 18 mesi e prevedono l’invio della comunicazione di disdetta con un preavviso di almeno 3 mesi.