Cos’è l’ENEA?
Guida
L’Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, è l’Ente di riferimento per l’ambiente e l’energia in Italia. Nata nel 2009, ereditando le competenze degli Enti che l’hanno preceduta, l’Agenzia Enea è finalizzata “alla ricerca e all’innovazione tecnologica nonché alla prestazione di servizi avanzati nei settori dell’energia, con particolare riguardo al settore nucleare, e dello sviluppo economico sostenibile”.
Per le sue competenze l’Enea è preposto a spiegare e chiarire, anche da un punto di vista tecnico, tutti gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica per i quali la legge di Stabilità ha previsto una detrazione del 65%.
Ecobonus 2017: Cos’è e come funziona
L’ecobonus è la possibilità prevista, per chi ristruttura la propria abitazione apportando interventi di riqualificazione energetica, di ottenere una detrazione fiscale del 65%. Negli ultimi anni l’ecobonus ha favorito miliardi di nuovi investimenti, creando ottime opportunità per i cittadini ma anche stimolando il miglioramento della qualità degli edifici e del risparmio energetico: pertanto è quasi sicura la proroga valida per il triennio 2016-2019 da parte dell’esecutivo dell’ecobonus, inserito nella Legge di stabilità 2017.
La detrazione fiscale al 65% è prevista per la domotica, cioè tutti quei meccanismi informatici ed elettronici che permettono di gestire “da remoto” gli impianti di climatizzazione e riscaldamento.
Enea Ecobonus 2017 per Domotica: Guida alla detrazione fiscale
L’Enea, sul suo sito internet, ha pubblicato un breve vademecum nel quale illustra caratteristiche degli immobili ed interventi richiesti per poter usufruire della detrazione al 65%.
L’edificio, affinché possa avvalersi dell’ecobonus, deve essere:
- Accatastato o con una richiesta in corso;
- Perfettamente in regola con il versamento delle tasse;
- Provvisto di impianto di riscaldamento.
I dispositivi invece devono:
- Indicare i consumi energetici, mostrando periodicamente i dati aggiornati;
- Rappresentare le caratteristiche di funzionamento e la temperatura di regolazione degli impianti;
- Consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto.
A chi spetta l’Ecobonus del 65%?
La detrazione ecobonus al 65% spetta a:
- Persone fisiche
- Imprese
- Associazioni tra professionisti
- Commercianti
- Enti non commerciali
Detrazione 65 Enea: Quali spese e a quanto ammonta?
Le spese che si possono detrarre sono:
- I materiali che hanno permesso il risparmio energetico;
- La manodopera professionale per l’installazione degli impianti in modo da ottenere la certificazione energetica adatta;
- I costi relativi a messa in opera e fornitura per coibentazione e climatizzazione e quindi un generale miglioramento termico dell’edificio (pavimenti, finestre ed infissi);
- L’installazione di pannelli solari.
La spesa massima dipende dal tipo di lavori svolto, in particolare:
- Migliorare l’efficienza energetica tramite una riqualificazione totale di un edificio permette di detrarre lavori fino ad un massimo di 100.000 Euro;
- Sostituire infissi, coibentare pareti e soffitti consentono di detrarre al massimo 60.000 euro;
- L’installazione di un impianto solare termico consente detrazioni fino a 60.000 euro;
- La sostituzione della caldaia con un nuovo impianto a biomassa oppure a condensazione dà la possibilità di detrarre fino a 30.000 euro.
I documenti necessari per presentare la domanda
L’Agenzia delle Entrate, in una sua circolare, ha elencato tutti i certificati necessari per avere la detrazione al 65%. I documenti richiesti sono:
- Il certificato di un tecnico esperto oppure l’attestato di partecipazione ad un corso di formazione riconosciuto, nel caso di autocostruzione di pannelli solari
- La certificazione energetica dell’immobile se c’è stato il miglioramento energetico di un edificio già esistente, preparata da Regione o ente locale in caso di immobile pubblico, altrimenti da un professionista abilitato
- Elenco informativo dei cambiamenti apportati e copia della certificazione energetica da inviare entro 90 giorni dalla fine degli interventi previsti e tramite procedure telematiche.
- Rendicontazione delle spese effettuate se e solo se i lavori necessari per la riqualificazione energetica sono da imputare a più periodi d’imposta. Va quindi a tal proposito inviata una comunicazione online all’Agenzia delle Entrate entro 90 giorni dalla fine del periodo d’imposta.
Come effettuare il pagamento
I costi sostenuti vanno pagati secondo il regolamento dell’Agenzia delle Entrate e si differenzia fra i contribuenti che non risultano titolari di reddito d’impresa che devono pagare esclusivamente tramite bonifico postale o bancario, mentre chi possiede redditi d’impresa può anche presentare la prova delle spese con ulteriore e differente documentazione.
Nel bonifico bancario o postale vanno indicati:
- Codice fiscale del professionista o partita IVA della società incaricata dei lavori;
- Codice fiscale del soggetto beneficiario dell’ecobonus;
- Causale del pagamento.