Si parla molto di agevolazioni alle imprese ma per il biennio 2016-2017 il Governo Renzi ha voluto fare di più, ovvero offrire condizioni particolari alle donne, ovvero finanziamenti all’imprenditoria femminile che storicamente cresce meno di quella maschile, questo per far si che siano garantite le pari opportunità
A entrare in gioco sono infatti stati sia la Confindustria che il dipartimento ministeriale per le pari opportunità che hanno istituito uno speciale fondo ad hoc per l’occasione.
Accesso al credito preferenziale per le donne nel 2017
Guida
Le donne avranno quindi un accesso al credito facilitato con speciali agevolazioni dedicate per favorire l’imprenditoria femminile e metterla in parità con quella maschile.
Come ben si sa il compito di uno Stato assistenziale, come è l’Italia, è garantire le pari opportunità intervenendo per coprire le mancanze generate dal mercato, e la funzione di questi finanziamenti ‘rosa’ agevolati è proprio questa.
Il piano governativo si basa su tre direttive:
- Investire nelle donne
- Creare una rete con gli istituti di credito
- Favorire la crescita economica grazie all’iniziativa delle donne
In pratica si punta a sfruttare quella che è l’inventiva delle donne, che si manifesta in cucina come nel vestire e in questo modo rilanciare anche l’economia nazionale che ha bisogno di nuove idee in economie per poter dare respiro a un settore che langue ormai da molto tempo.
Perché i finanziamenti agevolati alle donne?
Quella dei finanziamenti agevolati concesse alle nuove imprese in start up con una particolare attenzione al mondo femminile, punta decisamente a creare quelle condizioni ideali per garantire la crescita economica in Italia, dove ormai da diversi anni, probabilmente a causa delle tasse troppo elevate per il credito e per la gestione d’impresa, sono sempre meno i piccoli imprenditori e le piccole imprenditrici (Come la Spagnoli all’inizio) che mettono la loro inventiva e la loro tenacia al servizio non solo di loro stessi ma di un intero settore economico e occupazionale che ne prendono i benefici.
Le agevolazioni possono infatti creare negozi, società, imprese, studi professionali che a loro volta potrebbero elargire lavoro alla miriade di disoccupati che invadono le strade delle grandi città italiane, Roma, Milano, Torino, alla ricerca di un lavoro che il più delle volte non c’è.
Non ci si può infatti sempre aspettare, come negli anni ’80, che le grandi imprese o lo Stato, con i suoi ministeri e uffici pubblici possano assorbire tutta la disoccupazione, in quanto la grandezza dell’Italia che è alla base delle grandi imprese ormai conosciute in tutto il mondo che operano nel settore automobilistico, tessili, della moda, del cioccolato e della cucina, per affermarsi sono stati frutto di idee imprenditoriali, quelle stesse idee che oggi non riescono a riprodursi e di cui c’è un enorme bisogno.
Come si sa non tutti sono portatori di idee vincenti, ma per oggi dea potranno essere in molti a beneficiarne e per questa ragione deve essere perseguita.
Notoriamente le donne, forse per un fattore culturale che le ha viste nella storia e nella cultura occidentale sempre in appoggio o dietro a un uomo, hanno sempre avuto difficoltà a emergere, anche se una volta emerse hanno dimostrato di valere di più degli uomini e di poter creare imprese durature e di successo. Su questa caratteristica, forse genetica, si vuole puntare, coprendo il gap culturale generato dalla società con questo tipo di intervento finanziario.
Finanziamenti agevolati 2017 donne: come usufruirne
Usufruire dei finanziamenti agevolati per le donne imprenditrici 2017 è semplicissimo, infatti basterà chiedere questo tipo di prestito all’istituto di credito che si è scelti, portando la propria partita Iva e l’iscrizione alla camera di commercio, se serve, specificando che il prestito è per la propria società.
Sarà poi l’istituto di credito ad attivare la convenzione monetaria che non sarà elargita dal privato ma interamente garantita dallo Stato. In questa maniera la procedura da seguire si snellisce molto per l’imprenditrice che non deve fare altro che parlare con il proprio consulente bancario di fiducia, recandosi magari nella banca in cui si è aperto il conto corrente aziendale.
Sarà poi la banca a inoltrare la pratica al ministero per lo sviluppo economico che appoggerà il prestito garantendo il credito per l’istituto che in questa maniera funzionerà solo come intermediario.
La procedura così semplificata permetterà in pratica a tutte le imprenditrici di poter usufruire del credito senza scontrarsi con la burocrazia ministeriale che metterebbe paura anche alla più coraggiosa delle imprenditrici.