Nuovo libretto di impianto 2017: cos’è e come funziona
Guida
L’obbligo del libretto impianto unico 2017 vige per i climatizzatori e i condizionatori che risultano equiparati agli impianti di riscaldamento. Obbligo che è stato introdotto con il DM 10/2/2014 fissando il termine al primo giugno 2014, e successivamente rinviato al 15 ottobre 2014.
A partire da questa data quindi tutte le caldaie, i climatizzatori e i condizionatori che sono installati in case private, uffici, negozi, capannoni, e così via devono essere dotati del nuovo libretto impianto. Libretto che deve essere stato rilasciato da un Centro Tecnico di Assistenza autorizzato e abilitato ad effettuare i controlli relativi all’efficienza energetica degli immobili.
Oltre ad essere dotati di libretto, gli impianti devono essere sottoposti a controlli periodici sull’efficienza energetica, con il cosiddetto bollino blu. Dal 15 ottobre 2014 quindi è diventata obbligatoria la presenza del libretto impianto unico in cui deve essere specificato il rapporto sull’efficienza e la prestazione dell’impianto.
È necessario inoltre dotarsi di un altro libretto, in cui si dovranno annotare tutti i controlli periodici per la manutenzione e la sicurezza dell’impianto. Tali controlli dovranno essere effettuati al fine di garantirne sia la sicurezza che la salubrità degli apparecchi installati.
Libretto d’impianto climatizzatori e impianti termici: quando è obbligatorio il controllo
Ma per quali impianti sono necessari il libretto e i controlli con bollino blu? L’obbligo vige solo per gli impianti termici di riscaldamento invernale che hanno una potenza pari o maggiore a 10 kw e per gli impianti di climatizzazione estiva con potenza a partire da 12 kw.
Per gli impianti che soddisfano i suddetti requisiti, deve essere effettuato periodicamente un controllo relativo all’efficienza energetica. In sede di controllo, deve inoltre essere controllato il rapporto di efficienza energetica.
Controllo che deve essere effettuato da un tecnico su cui grava l’obbligo di trasmettere i risultati al catasto regionale degli impianti termici. A partire dall’attivazione dell’impianto, i controlli devono essere fatti con periodicità di 1, 2 o 4 anni in base a quanto stabilito dalla Regione di residenza.
È tuttavia necessario precisare che l’obbligo di effettuare i controlli periodici riguarda il responsabile dell’impianto, sia che si tratti di apparecchi termici di un’abitazione privata che per quelli installati in ufficio. Ricordiamo che quando si parla di impianti termici si fa riferimento a tutti gli impianti sia di climatizzazione invernale che estiva, tra cui ad esempio le caldaie e condizionatori.
In sintesi, i controlli impianti termici sono obbligatori per:
- impianti per condizionamento e climatizzazione, sia invernale che estiva;
- impianti individuali di riscaldamento;
- sistemi di distribuzione e utilizzazione del calore come i boiler e caldaie.
Sono invece esclusi dal suddetto obbligo i caminetti, le stufe o gli apparecchi di energia radiante, a condizione però che non siano fissi e che la somma delle potenze dei vari apparecchi non sia uguale o maggiore a 5 kw.
In quest’ultimo caso infatti tali apparecchi sono assimilabili a impianti termici. L’obbligo non vige nemmeno per gli scaldabagni che producono esclusivamente acqua calda nel singolo appartamento in cui sono istallati.
Controlli libretto impianto unico 2017: a chi rivolgersi, costi e sanzioni
Ma a chi rivolgersi per effettuare un controllo efficienza energetica? Come già accennato, a partire dal 15 ottobre 2014 vige l’obbligo per tutti i possessori di impianti termici per il condizionamento e la climatizzazione di avere in casa il nuovo libretto unico e di effettuare i controlli periodici per l’efficienza energetica.
Possono rilasciare il nuovo libretto esclusivamente dai manutentori e dagli installatori che sono stati autorizzati ad operare sugli impianti di climatizzazione, riscaldamento, idrosanitari, ecc. Questi hanno anche il compito di trasmettere il rapporto di efficienza energetica all’ente locale che si occupa di tenere aggiornato il registro catastale.
Il costo per il rilascio del libretto può variare dai 100 ai 200 euro. Per quanto riguarda invece la multa prevista per quanti non sono in regola con la normativa vigente, ossia quanti non sono in possesso del libretto o non effettuano il controllo, questa va dai 500 ai 3000 euro
Gli enti locali possono svolgere controlli di verifica sia per quanto riguarda l’efficienza energetica degli impianti che per la regolare esecuzione delle manutenzioni. Ricordiamo infine che oltre alla sanzione di cui sopra, quanti non risultano in regola con la normativa vigente sono tenuti anche a sostenere i costi necessari per mettere in regola l’impianto termico.