Liquidazione IVA 2017: le sanzioni per chi non presenta il modello IVA in tempo

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Detrazioni fiscali figli a carico non residenti

Tutti i titolari di partita IVA sono obbligati a versare la liquidazione periodica dell’IVA. Il periodo viene stabilito su base mensile o trimestrale.

Vediamo nel dettaglio come funziona la liquidazione Iva.

Che cosa è la liquidazione IVA 2017

In caso di ripartizione su tre mesi, abbiamo i periodi che vanno da:

  • gennaio a marzo
  • aprile a giugno
  • da luglio a settembre e fino alla fine dell’anno.

Questa ripartizione sarà utile per chi deve saldare la propria posizione per quanto riguarda l’imposta.

Date di scadenza per la presentazione

In un primo momento la scadenza annuale era stata spostata al 31 maggio, ma la data ufficiale è stata quella del 12 giugno. A comunicarlo Massimo Miani, presidente nazionale dei commercialisti, il quale aveva chiesto uno slittamento necessario. Pier Carlo Padoan, attuale ministro dell’Economia, ha dunque scelto di rinviare il tutto di circa quindici giorni, in modo tale da non interferire con il lavoro e il calcolo della liquidazione IVA 2017.

Tante le novità durante questa nuova manovra, tra cui il modello unico e l’utilizzo del canale telematico per l’invio degli F24. Inoltre il Ministero dell’Economia ha dichiarato che non ci sarà nessuna sanzione fino al 1° giugno per eventuali errori sul caricamento nel sistema. Sono state anche modificate le date trimestrali per la liquidazione IVA 2017, le quali sono state comunicate sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Come si calcola l’IVA e la sua liquidazione?

Si somma l’Iva esigibile sulle fatture emesse e sui corrispettivi del periodo di fatturazione, detraendo quella sulle fatture di acquisto che vengono registrate. Il totale determinerà l’Iva a debito o l’Iva a credito.

Iva a debito: quando saldarla?

Se l’Iva sarà di tipo debitorio, quest’ultima va saldata nei periodi determinati. Ecco quali sono:

  1. primo trimestre da saldare entro il 16 maggio;
  2. secondo trimestre da saldare entro il 16 agosto;
  3. il terzo va saldato entro il 16 novembre;
  4. l’ultimo trimestre va saldato entro il 16 marzo dell’anno successivo.

Calcolo per l’Iva a credito

Nel caso dovessimo avere un’Iva a credito, questa viene riportata nel conteggio del periodo successivo. Il calcolo della liquidazione IVA 2017 verrà dunque sottratta insieme all’importo detraibile dalle fatture, mentre il procedimento per il calcolo rimane uguale. Verranno dunque considerate tutte le fatture e i compensi a carico, comprese anche le fatture per l’acquisto dei beni.

Esiste anche l’Iva a credito annuale: se nel calcolo finale si arriva ad avere una posizione creditoria nei confronti dell’agenzia, non va assolutamente riportata nell’anno successivo, ma va accreditata agli altri tributi nel modello F24.

 Sanzioni per chi non presenta il modello IVA in tempo

Sono diversi i provvedimenti che possono essere attuati per chi non completa o presenta in ritardo la liquidazione IVA. Stando al Decreto Legislativo 417/1997, ci si può avvalere del ravvedimento operoso.

  • Se la liquidazione IVA 2017 è stata presentata in ritardo, ma entro i canonici quindici giorni, avremo una sanzione di un ottavo dell’importo minimo complessivo: parliamo dunque di circa 28 euro di sanzioni.
  • Se ci sono invece due comunicazioni, per via di una segnalazione errata, ma una di queste rientra nel periodo di scadenza, non vengono applicate sanzioni.

Comunicazione errata o incompleta: cosa bisogna fare?

In caso di comunicazione incompleta, ci si può avvalere del ravvedimento operoso, con le stesse identiche modalità che si usano in caso ci sia stata un’omissione della comunicazione. Esiste anche il cumulo giuridico che può essere applicato alle comunicazioni trimestrali quando si parla di liquidazioni Iva 2017. In caso di due o più omissioni nella presentazione della liquidazione, si rischia di arrivare ad un quarto oppure ad un terzo della somma.

Dove si versano le sanzioni avvenute per omissioni o tardiva comunicazione?

Bisogna procedere completando un nuovo modello F24 e indicando il codice tributo 8911. Tutte le comunicazioni vengono comunque effettuate dall’Agenzia delle Entrate sul proprio sito ufficiale, dove è possibile scaricare tutti i moduli presenti e gli allegati per la presentazione, anche tardiva, della liquidazione Iva 2017. Per evitare sanzioni o maggiorazioni, bisogna rispettare le scadenze e affidarsi ai professionisti del settore, per evitare problemi di regolarizzazione con l’Erario italiano.

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