Domanda di disoccupazione INPS: Cos’è la Naspi 2017?
Guida
Dal 2017 l’indennità di mobilità vigente fino a tutto il 2016 verrà sostituita dal nuovo sussidio di disoccupazione della Naspi, con attuazione della nuova regola a partire dai disoccupati che avranno perso il lavoro dal 31 dicembre 2016 in poi. I lavoratori non avranno quindi assolutamente più diritto alla vecchia mobilità, ma potranno solamente usufruire della Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego che viene erogata dall’INPS e che è in vigore dal 1° maggio 2015.
Tuttavia per chi era già in mobilità prima della data del 31 dicembre 2016 la situazione rimarrà la stessa, senza cambiamenti improvvisi e senza differenze di alcun tipo; l’indennità di mobilità verrà quindi percepita da questi soggetti fino alla scadenza naturale del sussidio di assistenza.
Questo avvicendamento tra forme di sostentamento ai disoccupati era già stato previsto nel 2012 all’interno della famigerata legge Fornero; non a caso già dal 1° gennaio 2016 il periodo di durata previsto originariamente dall’erogazione di mobilità era stato diminuito di sei mesi con una manovra denominata Decalage.
Nuova Naspi 2017: I requisiti per ottenerla
I soggetti che possono usufruire della nuova Naspi 2017 devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
- Requisito di contribuzione;
- Requisito di lavoro;
- Situazione di disoccupazione involontaria (sono quindi escluse le dimissioni volontarie).
Disoccupazione Naspi: Caratteristiche e differenze rispetto alla mobilità
Il passaggio dalla indennità di mobilità alla Naspi non è certamente solo un atto formale, ma una vero e proprio cambiamento da una forma di assistenza collettiva a un trattamento di tipo individuale e soggettivo.
Economicamente questo evento comporterà una penalizzazione negli importi percepiti dai disoccupati idonei a ricevere il trattamento assistenziale, con un assegno che in alcuni casi potrà essere più alto di quelli che venivano recepiti con la mobilità ma con una riduzione progressiva nel tempo più rapida e più incisiva.
Questo porterà coloro che si troveranno a non avere lavoro per lunghi periodi a vedersi diminuire costantemente e consistentemente il proprio importo riscosso mensilmente.
Confronto con la mobilità: Esempi pratici
Giusto per fare un esempio pratico e veloce, facciamo un confronto tra i due tipi di trattamento che si succederanno:
- La mobilità ha consentito e consentirà fino al 31 dicembre 2016 ai disoccupati che si ritroveranno senza lavoro entro tale data di ricevere un’indennità per un periodo massimo di 48 mesi a seconda dell’età del soggetto e della zona geografica di residenza dello stesso. L’importo massimo di indennità può essere di 960 euro lordi corrisposti a chi aveva uno stipendio fino a 2000 euro e di 1150 euro (sempre lordi) per chi guadagnava più di 2000 euro mensili;
- La Naspi invece prevede un tetto massimo di indennità di 1300 euro, e questa sarebbe una buona notizia se non ci fosse di mezzo il fatto che la durata dell’indennità di sussidio può arrivare a un massimo della metà delle settimane di contribuzione effettuate nei quattro anni prima della richiesta di sussidio.
Svantaggi della nuova indennità di disoccupazione
Quindi, dal 1° gennaio 2017 in poi, i nuovi disoccupati potranno ricevere un corrispettivo per sussidio di disoccupazione Naspi per una durata massima totale di 24 mesi. A partire dal quarto mese di usufrutto economico del sussidio, inoltre, l’importo dello stesso scenderà gradualmente di una percentuale del 3% mensile: in questo modo lo svantaggio per il lavoratore sarà chiaramente quello di vedersi rapidamente annullato nel tempo l’iniziale vantaggio che prevedeva l’importo più alto dell’indennità.
Chi è escluso dal sussidio?
Il sussidio di disoccupazione Naspi che sarà in vigore nel 2017 continuerà a non poter essere percepito dalle seguenti categorie:
- Dipendenti con contratto a tempo indeterminato occupati nella Pubblica Amministrazione;
- Operai agricoli (sia con contratto a tempo determinato che a tempo indeterminato);
- Lavoratori extracomunitari possessori di permesso di soggiorno apposito per lavori stagionali, per cui resterà valida la normativa già esistente;
- Lavoratori che percepiscono il trattamento di pensione diretto.
Naspi Inps 2017: Novità ed Anticipazioni
Se il mercato dei lavoratori avrà un ricambio rapido tra disoccupati e neo-assunti, come prevede il governo e come in linea di massima avviene in stati esteri come Regno Unito e Stati Uniti, la nuova Naspi 2017 porterà certamente vantaggi sia nei confronti delle tasche dei disoccupati temporanei sia nei confronti delle casse dello Stato che usufruiranno di un buon risparmio rispetto alla mobilità precedente.