La negoziazione assistita obbligatoria è un istituto giuridico che è entrato nell’ordinamento italiano con il decreto legislativo 132/2014, varato con l’obiettivo principale di colmare alcuni gap relativi alla gestione del processo civile.
Quali sono gli obiettivi della negoziazione assistita
Guida
La negoziazione assistita obbligatoria, introdotta in Italia su modello della giurispridenza francese, è stata varata con l’obiettivo principale di portare i processi fuori dalle aule dei tribunali.
Lo scopo tecnico la definizione di un’alternativa stragiudiziale a quella che rimane comunque la soluzione principale per quanto riguarda la risoluzione dei conflitti.
Alla disciplina della negoziazione assistita è dedicato il capo II rubricato del decreto legge. La suddetta è entrata in vigore effettivamente il 9 febbraio 2015, ossia dopo 90 giorni dal varo della legge.
Come funziona la negoziazione
Il processo di negoziazione assistita obbligatoria prevede che le parti in lite stabiliscano un accordo, avente l’obiettivo di risolvere in maniera leale e amichevole una preesistente controversia.
Il tutto avviene grazie all’ausilio di avvocati che sono regolarmente iscritti all’albo o che fanno parte dell’avvocatura per la pubblica amministrazione.
Secondo quanto stabilito dal decreto già citato, la convenzione tra le parti deve contenere specifiche tecniche dettagliate in merito al termine concordato per la risoluzione finale della controversia.
Il tempo in questione deve essere compreso tra uno e tre mesi. Le parti possono concordare tra di loro una proroga di 30 giorni.
Molto importante è ricordare che la controversia non può essere legata a materie inerenti il lavoro.
Convenzione per la negoziazione: ecco cosa sapere
Continuiamo a parlare di negoziazione assistita obbligatoria ricordando che le convenzioni tra le parti devono essere redatte grazie all’assistenza di uno o più avvocati.
Il compito degli avvocati in questo caso è quello di certificare l’autografia delle firme apposte sotto l’accordo. Chiaramente i professionisti in questione hanno la responsabilità delle proprie dichiarazioni in merito. Entriamo ora nel dettaglio dello svolgimento del processo.
Come parte la negoziazione?
Entriamo ora nel dettaglio del processo di negoziazione assistita obbligatoria parlando dei passi da seguire per concretizzarlo.
Come si inizia? Con la comunicazione da parte dell’avvocato al cliente della possibilità di ricorrere all’alternativa della negoziazione assistita.
Il cliente, tramite il proprio legale di fiducia, invia alla controparte l’invito a partecipare alla negoziazione.
L’invito in questione è valido solo se presenta dettagli in merito all’oggetto della controversia.
I tempi per il processo di negoziazione: informazioni tecniche
Per avere le idee chiare sulla struttura del processo di negoziazione assistita obbligatoria specificando che esistono anche regole relative al tempo.
A tal proposito è bene ricordare che chi riceve una proposta di partecipazione a una negoziazione deve rispondere entro e non oltre i 30 giorni dalla ricezione della suddetta, dal momento che il rischio è quello dell’addebito delle spese di giudizio.
In quali casi si deve richiedere l’istituto giuridico?
La negoziazione assistita obbligatoria rappresenta, come è chiaro dal nome stesso, un riferimento imprescindibile in casi come il risarcimento danni da circolazione di veicoli e le controversie relative ai mancati pagamenti.
Nel caso di processo di negoziazione già iniziato ma non concluso, il giudice ha il compito di fissare l’udienza successiva dopo la scadenza del termine che è stato fissato tra le parti.
In caso di processo non ancora iniziato viene ovviamente fissata l’udienza. Le parti sono poi invitate a rispettare le tempistiche di comunicazione dell’invito tenendo conto di un termine di 15 giorni.