Gli oneri deducibili sono spese effettuate nel corso di un determinato anno d’imposta e che possono essere sottratte al reddito prima di effettuare il calcolo dell’imposizione fiscale.
Affinché si possa procedere con la deduzione fiscale è necessario che il contribuente, a prescindere dalla sua posizione professionale, dimostri di aver sostenuto le suddette spese nel proprio interesse o in quello di soggetti fiscalmente a suo carico.
Oneri da dedurre vs oneri da detrarre: quali sono le differenze
Guida
Quando ci si informa sulle principali regole fiscali è fondamentale avere le idee chiare sulla differenza tra oneri deducibili e oneri detraibili.
La distinzione è molto semplice: se nel primo caso si agisce sul reddito dichiarato dal contribuente prima del calcolo dell’imposizione fiscale, nel secondo si lavora sulle imposte stesse, la cui entità risulta diminuita.
Per fare un breve cenno alle spese detraibili più frequenti, ricordiamo che comprendono, per esempio, le spese sanitarie fino a importi superiori a 129,11 euro e quelle per l’istruzione dei figli.
Tra le altre, sono deducibili ai fini fiscali anche le spese relative al bonus mobili e all’ecobonus elettrodomestici, mentre sono detraibili le spese per il riscatto degli anni di laurea e quelle per il ricongiungimento dei contributi previdenziali.
Quali spese si possono dedurre
Entrando invece nel dettaglio degli oneri deducibili, ricordiamo che nel novero delle suddette voci di spesa è possibile comprendere prima di tutto i contributi previdenziale che il soggetto nel corso dell’anno d’imposta ha versato all’Inps o a un’altra cassa.
L’elenco delle voci di spesa che possono essere dedotte dal reddito dichiarato prima del calcolo delle imposte fiscali comprende anche i contributi versati mensilmente per il mantenimento dell’ex coniuge in caso di divorzio o separazione, così come tutte le erogazioni liberali in favore di istituzioni religiose.
Nell’ambito degli oneri che possono essere dedotti è possibile comprendere anche le donazioni a favore di organizzazioni non governative e quelle a favore di organizzazioni di utilità sociale.
Ma quali sono i documenti necessari? Per le spese deducibili è necessario presentare le ricevute, le fatture o le quietanze rilasciate dall’impresa, il libero professionista o l’ente che ha percepito le somme. La documentazione originale non va però allegata alla dichiarazione dei redditi, ma conservata per il periodo in cui l’Agenzia delle Entrate può richiederla per effettuare un controllo.
Altre spese deducibili: ecco quali sono
L’elenco degli oneri deducibili non si ferma certo qui. In merito è possibile considerare anche le rendite, gli assegni alimentari e i contributi per i collaboratori domestici.
Nell’ultimo caso bisogna considerare la cifra limite di 1549,37 euro per ogni singolo anno d’imposta. Tra le altre spese che si possono dedurre dalla dichiarazione dei redditi è compreso il ticket per il Servizio Sanitario Nazionale e l’assistenza infermieristica a soggetti disabili, che deve però essere prescritta dal medico.
Deducibilità spese mediche: ecco cosa sapere
Per vederci ancora più chiaro in merito ai principali oneri deducibili è opportuno parlare meglio delle spese mediche.
Le suddette voci possono essere dedotte nella loro interezza se sostenute da soggetti disabili. Nel novero in questione sono comprese le spese per personale infermieristico incaricato all’assistenza personale, così come quelle relative al pagamento delle prestazioni di personale addetto all’attività di animazione.
Non risulta possibile dedurre interamente le spese sostenute per le rette in caso di ricovero presso un centro specializzato.
Fondamentale ai fini del beneficio fiscale è anche l’indicazione da parte dell’istituto, tramite apposita documentazione, di tutto quello che il soggetto disabile ha pagato per il ricovero. Deducibili anche le spese mediche generiche senza franchigia, nonché quelle relative all’assistenza infermieristica e riabilitativa e all’affitto o all’acquisto di attrezzature sanitarie (apparecchi per la misurazione della pressione, aerosol, ecc.).
Va tuttavia precisato che da gennaio 2016, le spese mediche vengono trasmesse automaticamente all’Agenzia delle Entrate, che si occupa di inserirle nel modello 730 precompilato 2016. La trasmissione all’AdE avviene tutte le volte che il cittadino acquista prodotti medicali o farmaci strisciando il proprio Codice Fiscale o la Tessera Sanitaria.
Ovviamente quanti vogliono opporsi all’utilizzo di questi dati personali possono non presentare il codice fiscale al momento dell’acquisto di un farmaco e, per quanto riguarda le spese mediche in generale, è possibile presentare una specifica comunicazione all’Agenzia delle Entrante.