Orari visita fiscale malattia per dipendenti pubblici e privati: novità marzo 2017

Impresa e Lavoro

Norme e orari visita fiscale malattia per dipendenti pubblici e privati

Nel 2017 con la Riforma Madia sono stati apportati dei cambiamenti molto importanti per quanto riguarda il regolamento sul pubblico impiego, anche se attualmente tali cambiamenti non sono ancora stati realizzati.

Perciò, ancora per quest’anno, restano le norme attualmente vigenti nell’ambito in questione. In particolare questi cambiamenti sono stati messi in atto soprattutto per ciò che concerne le norme e orari visita fiscale per malattia di dipendenti pubblici e privati. Vediamo allora punto per punto tutte le indicazioni utili e le varie regole da sapere in caso di malattia con conseguente assenza da lavoro.

Le norme dell’Inps

I lavoratori sia del settore pubblico che di quello privato, che a causa di malattia si assentano dal posto di lavoro, possono essere soggetti a visita fiscale da parte dell’Inps. Ci sono diverse regole riguardo gli orari visita fiscale malattia, che variano a seconda del tipo di lavoro, cioè se appartenente al settore pubblico o a quello privato.

Nel momento in cui ci si assenta da lavoro per malattia, la prima regola è quella di chiedere il certificato al proprio medico, all’interno del quale verrà indicato l’indirizzo presso cui dovrà essere effettuato il controllo, cioè l’indirizzo di reperibilità.

Durante le fasce orarie di reperibilità dunque il lavoratore può essere soggetto a verifica che gli impongono di restare a casa e risultare reperibile nel caso di controllo da parte del medico dell’Asl.

Nel frattempo il proprio medico deve inviare la copia del certificato all’Inps la quale, una volta ricevuto tale certificato, avvia tutte le procedure che riguardano la visita fiscale. Il lavoratore può chiedere contemporaneamente al proprio medico la copia elettronica del suo certificato, che così gli potrà essere inviato dal medico tramite posta elettronica ed entro due giorni dall’inizio della malattia egli dovrà inviare suddetta copia al suo datore di lavoro.

Gli orari visita fiscale malattia per dipendenti pubblici

Per i dipendenti del settore pubblico, dunque per gli insegnanti, i dipendenti delle Asl, della Pubblica Amministrazione, i lavoratori delle Forze Armate, infermieri e dottori facenti parte della Sanità pubblica etc, le fasce di reperibilità sono:

  • 7 giorni su 7 compresi i festivi ed i week-end;
  • il mattino dalle 9:00 alle 13:00 ed il pomeriggio dalle 15:00 alle 18:00.

In queste fasce orarie di reperibilità, il dipendente del settore pubblico che afferma di essere malato, è obbligato ad avvisare l’Amministrazione riguardo la propria assenza da lavoro, a certificare la propria malattia attraverso un certificato medico e a restare a casa nel corso delle fasce orarie delle visite fiscali dal primo giorno di malattia fino all’ultimo giorno descritto sul certificato medico.

Inoltre, qualora dovesse assentarsi dal proprio domicilio durante le fasce orarie di reperibilità della malattia, egli è obbligato a comunicarlo tempestivamente all’Amministrazione.

Gli orari visita fiscale per malattia per dipendenti privati

Per i dipendenti del settore privato, dunque bancari, dipendenti di Poste, metalmeccanici e per tutti coloro che lavorano nel campo del commercio e dei servizi, gli orari visita fiscale malattia sono:

  • 7 giorni su 7 compresi i festivi ed i week-end;
  • il mattino dalle 10:00 alle 12:00 ed il pomeriggio dalle 17:00 alle 19:00.

E’ molto importante ricordare che, sia per i dipendenti del settore pubblico che di quello privato, se si è costretti per causa di forza maggiore a dover andare dal medico durante la fascia oraria di reperibilità, bisogna farsi fare un certificato dal proprio medico per attestare che in quell’orario si era presso il suo studio per effettuare una visita. Questo è essenziale in quanto in caso di irreperibilità non giustificata si può incorrere in sanzioni economiche o disciplinari anche gravi quali il licenziamento.

Orari visita fiscale per malattia nel comparto scuola

Per i docenti ed i dipendenti del comparto scuola sono validi gli stessi orari e le stesse modalità descritte per i dipendenti del settore pubblico. Il Dirigente scolastico, però, potrà esigere la visita fiscale fin dal primo giorno di malattia solo in alcuni casi particolari.

L’esigenza di richiedere la visita fiscale può infatti sopraggiungere fin dal primo giorno di malattia solo per le assenze da lavoro che avvengono subito prima o subito dopo dei periodi non lavorativi. Il Preside dunque, potrà esigere una visita fiscale nel primo giorno di malattia nei periodi seguenti o antecedenti alle pause festive, come ad esempio Natale, Pasqua o nei weekend.

Orari visita fiscale per malattia per dipendenti pubblici e privati nei giorni festivi

Gli orari visita fiscale malattia sono in vigore anche nei giorni festivi e durante il week-end, in quanto il datore di lavoro per legge può esigere che queste ultime vengano effettuate anche nel corso di questo periodo.

Se il giorno festivo oppure il week-end ricadono durante il periodo di malattia indicato dal lavoratore, il datore di lavoro infatti può richiedere una visita di controllo al dipendente malato. In questo specifico caso, tuttavia, la richiesta della visita di controllo è a pagamento e l’emissione della fattura deve ricadere sul richiedente al momento della richiesta. Quest’ultima, inoltre, va inoltrata obbligatoriamente entro le 11:30 del giorno antecedente al giorno in cui viene richiesta la visita.

Sanzioni in caso di irreperibilità ingiustificata

Nel momento in cui il lavoratore non dovesse essere reperibile in caso di visita fiscale da parte del medico di controllo inviato dall’Asl, e dovesse essere privo di motivazione valida come appunto un certificato effettuato dal proprio medico di base, egli non avrà più diritto al 100% della sua retribuzione per i primi 10 giorni di malattia; per i giorni successivi invece la retribuzione si abbasserà al 50%.

Il dipendente avrà però la possibilità di 15 giorni di tempo per poter dimostrare e giustificare la propria assenza ed evitare così la suddetta sanzione.

Esenzioni da visita fiscale

Le norme Inps sulle visite fiscali prevedono casi in cui si possa essere esenti dall’obbligo di reperibilità. In certi casi, infatti, al lavoratore è permesso assentarsi da casa anche nelle fasce di reperibilità. Quest’assenza, però, deve essere notificata e giustificata al datore di lavoro; inoltre non deve in alcun modo pregiudicare lo stato di salute e la convalescenza del lavoratore al fine di una ripresa il più veloce possibile.

Per i dipendenti sia pubblici che privati sono possibili esenzioni dalle visite di controllo nei seguenti casi:

  • assenza per causa di forza maggiore;
  • situazioni o eventi improvvisi ed inaspettati che hanno reso indispensabile l’immediata presenza del lavoratore in altro luogo;
  • accertamenti specialistici o visite concomitanti agli orari della visita fiscale di controllo;
  • ritiro di esami o radiografie collegati alla malattia;
  • necessità urgente di andare in farmacia o urgenza di cure dentistiche improvvise;
  • gravidanza a rischio;
  • infortunio sul posto di lavoro;
  • ricovero in ospedali o altre strutture sanitarie;
  • malattia per la quale il lavoratore rischia la propria vita;
  • patologie legate ad un’eventuale invalidità accertata e riconosciuta se pari almeno al 67%.

In caso di patologie gravi è contemplato l’esonero dalle visite di controllo per chi lo comunica attraverso certificato medico. Sarà compito poi del medico avente in cura il lavoratore di prescrivere l’esonero, specificando nel certificato medico di lavoro la dicitura del codice E.

Il lavoratore malato per giustificare la sua assenza, deve avvertire l’amministrazione o il datore di lavoro, indicando il giorno e gli orari nei quali non sarà reperibile e successivamente provvedere a far pervenire adeguata certificazione di quanto avvenuto.

Secondo la legge, inoltre, ci si può assentare dal proprio domicilio, previa presentazione del certificato medico, anche in casi non necessariamente collegati alla malattia come nei casi di impiego in attività di volontariato che non compromettano lo stato di salute oppure in caso di visita a congiunti in ospedale, se l’orario delle visite di questi ultimi corrisponde all’orario in cui si deve essere reperibili per la visita fiscale.

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