
Come effettuare il calcolo Irpef: scaglioni e aliquote
Guida
L’Irpef è un’imposta diretta e progressiva, che deve essere corrisposta ogni anno dal contribuente in misura proporzionale all’entità dei redditi percepiti. Tutti gli anni il cittadino si trova quindi a dover versare l’imposta in base allo scaglione di reddito in cui rientra. Ma quali sono gli scaglioni Irpef attualmente in vigore?
Per il 2016 le aliquote Irpef sono invariate e rimarranno le stesse anche per il prossimo anno. Cambieranno invece dal 2018, anno per cui, stando a quanto annunciato dal Governo, sarebbe prevista una riforma del Fisco.
Anche quest’anno quindi sono in vigore le detrazioni Irpef al 19%. Detrazioni introdotte nel 2013 con il decreto di Stabilità e di cui i contribuenti possono usufruire in misura proporzionale agli scaglioni Irpef.
Tabella scaglioni Irpef 2016 e aliquote percentuali
1° scaglione
Il primo scaglione Irpef riguarda tutti i contribuenti che hanno un reddito compreso tra 0 e 15 mila euro. Per questi cittadini l’aliquota Irpef è prevista in misura pari al 23% e corrisponde, in caso di reddito pari 15 mila euro, a una tassazione di 3450 euro.
2° scaglione
Il secondo scaglione Irpef invece comprende tutti cittadini con reddito tra 15001 e 28 mila euro. In questo caso l’aliquota Irpef prevista per i contribuenti è del 27%. Percentuale a cui corrisponde una tassazione di 6960 euro per i soggetti con reddito pari a 28 mila euro.
Va sottolineato che a partire da questo secondo scaglione Irpef in poi, ossia in caso di reddito superiore a quello con aliquota Irpef base, l’aliquota successiva viene applicata solo per la parte di reddito eccedente.
Per fare un esempio un soggetto con reddito pari a 18 mila euro dovrà corrispondere una tassa pari a 3450 euro + il 27% della parte eccedente i 15 mila euro (in questo caso 3 mila euro).
3° scaglione
Il terzo scaglione di reddito Irpef riguarda i redditi compresi tra 28001 e 55 mila euro. L’aliquota Irpef è pari al 38% e, come già accennato, si applica solo sui crediti eccedenti la soglia del secondo scaglione, ossia solo per la quota di reddito che supera i 28 mila euro. Per le somme fino a 28 mila euro infatti si applica un’aliquota al 27%.
Per il terzo scaglione la quota Irpef massima da corrispondere sarà pari a 17220 euro. Tassa che sono tenuti a corrispondere i contribuenti con reddito pari a 55 mila euro.
4° scaglione
Troviamo quindi il quarto scaglione Irpef, che coinvolge tutti i cittadini con reddito da 55001 a 75 mila euro. In questo caso l’aliquota Irpef da corrispondere sulla parte eccedente la quota di 55 mila euro è pari al 41%. Di conseguenza l’onere fiscale più alto previsto per gli appartenenti a questo scaglione Irpef sarà pari a 25420 euro, cui dovranno far fronte i contribuenti con reddito di 75 mila euro.
5° scaglione
Il quinto scaglione interessa i soggetti con reddito oltre i 75 mila euro, per i quali l’aliquota Irpef applicata è del 43%. I contribuenti che percepiscono un reddito annuo superiore ai 75 mila euro dovranno quindi corrispondere un’imposta pari a 25.420 euro + il 43% del reddito eccedente.
Calcolo Irpef: come determinare l’imposta dovuta
Come già accennato, l’imposta Irpef dovuta da un contribuente si calcola in base al reddito imponibile del contribuente, al quale viene applicata un’aliquota diversa a seconda dello scaglione di reddito in cui rientra.
È chiaro quindi che per poter calcolare la quota Irpef dovuta, il contribuente deve prima determinare:
- Il suo reddito complessivo.
- Il reddito imponibile: pari alla differenza tra reddito complessivo e gli eventuali oneri deducibili ai fini dell’Irpef.
- L’imposta netta. Applicando al reddito imponibile l’aliquota corrispondente si ottiene l’imposta lorda, da questa si dovranno sottrarre le detrazioni fiscali, i crediti d’imposta e gli eventuali oneri detraibili. Il risultato è l’imposta netta.