
Con la dicitura tessera professionale europea si inquadra una procedura che permette a determinate categorie professionali di vedere riconosciute le proprie competenze in un Paese della Comunità Europea.
I vantaggi riguardano prima di tutto la rapidità. Grazie alla suddetta procedura – l’utilizzo della parola tessera se vogliamo è improprio – si ha infatti la possibilità di gestire meglio le procedure di riconoscimento e di avere sotto mano tutti i documenti necessari alla presentazione della domanda in altri Paesi.
Chi può richiedere le tessere professionali europee
Guida
I soggetti che possono presentare la richiesta per la ricezione della tessera professionale europea appartengono, per ora, a sei categorie professionali. Si parla di preciso degli infermieri che si occupano dell’assistenza personale, delle guide alpine, degli agenti immobiliari, dei fisioterapisti, dei farmacisti.
Per gli altri professionisti rimane la strada della procedura standard. Si parla in ogni caso di un prossimo allargamento della platea di beneficiari della tessera professionale europea.
Richiesta della EPC: in quali casi si può effettuare
La richiesta della tessera professionale europea si può effettuare in diversi casi. Il professionista può richiedere la EPC (acronimo di European Professional Card) se ha intenzione di esercitare temporaneamente la sua attività in un determinato Stato UE, ma anche se ha in progetto un trasferimento permanente.
A tal proposito è bene ribadire che la EPC non è una tessera vera e propria, ma un documento che attesta l’aderenza a specifici requisiti amministrativi e la presenza di condizioni necessarie per l’esercizio della professione (in questo caso si chiamano in causa le competenze tecniche).
Quanto dura la EPC
Continuiamo a parlare di tessera professionale europea specificando che la EPC è valida per 18 mesi se il professionista ha intenzione di esercitare temporaneamente in un determinato Paese UE e a titolo permanente in caso di trasferimento definitivo o a lungo termine.
Da non dimenticare è anche il fatto che, qualora le autorità del Paese ospitante dovessero respingere alla richiesta di riconoscimento delle competenze professionali, sono tenute a specificare il motivo.
Richiesta della EPC: ecco cosa fare
Cosa bisogna fare per richiedere la tessera professionale europea? Il professionista che ha intenzione di richiedere la EPC e il riconoscimento ufficiale delle proprie competenze in un altro Paese UE deve prima di tutto collegarsi all’ECAS (acronimo di European Commission Authentication Service).
Nella prima fase è necessario creare un nome utente e una password. Una volta completato il profilo è opportuno tener presente che, sia l’autorità del Paese d’origine sia quella del futuro Stato ospitante, hanno la facoltà di applicare delle tariffe per l’esame del fascicolo del professionista.
Il soggetto in questione, dal canto suo, è tenuto a caricare online tutti i documenti richiesti e a fornire, qualora le autorità dei vari Stati dovessero farne richiesta, le copie certificate conformi.