Bonus alberghi 2017: chi può ottenerlo e come funziona. Guida

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Ristrutturazioni e bonus alberghi 2017 2020: cos’è e come funziona

Tra le varie novità contenute nella Legge di Bilancio 2017 troviamo il bonus alberghi 2017. Con l’approvazione della Manovra da parte del Senato quindi hotel, alberghi e agriturismi, e più in generale tutti gli immobili ad uso turistico, potranno usufruire di un’agevolazione fiscale.

Il bonus alberghi 2017 infatti è una detrazione fiscale relativa alle ristrutturazioni edili di cui sarà possibile usufruire a partire da gennaio 2017. Ma vediamo nel dettaglio come funziona il bonus e come fare per usufruire delle agevolazioni fiscali previste dalla Legge Bilancio.

Riconfermato e nuovamente finanziato con la Legge Bilancio 2017, il bonus alberghi vanta risorse pari a 240 milioni di euro che saranno utilizzati per rilanciare la competitività degli agriturismi e delle strutture alberghiere che si trovane nel territorio italiano. Nello specifico, si tratta di un’agevolazione riservata alle imprese che operano nel settore turistico e che decidono di ristrutturare i propri locali.

Come stabilito dalla Legge di Bilancio, il bonus alberghi 2017 spetta ai beneficiari per il periodo che va dal 2017 al 2020. A partire dal prossimo anno inoltre il bonus viene esteso anche agli agriturismi.

Non solo. Dal 2017 la percentuale della detrazione fiscale spettante ai beneficiari aumenta passando dal 30 al 65%, mentre l’importo della detrazione di cui è possibile usufruire sotto forma di credito d’imposta può essere utilizzato in 2 quote nel corso dell’anno, anziché in 3 come era previsto fino al 2016.

Tra le varie novità introdotte dalla Legge di Bilancio troviamo anche l’aumento del limite di spesa massima sulla quale viene calcolata la percentuale della detrazione fiscale spettante. Somma che per il 2017 viene portata a 200 mila euro.

Chi può ottenere il bonus alberghi e ristoranti 2017

Ma chi può beneficiare del bonus alberghi 2017? Passando al capitolo dei beneficiario, la prima cosa da dire è che malgrado l’annuncio dell’ex Presidente del Consiglio Renzi nel corso della Fiera del Levante di Bari, il bonus per le ristrutturazioni non è stato esteso anche ai ristoranti. Nel testo della Legge di Bilancio infatti l’unica estensione prevista è quella in favore degli agriturismi.

Tra i possibili beneficiari del bonus infatti troviamo tutte le strutture che svolgono attività agrituristica e le strutture alberghiere. Al momento non è ancora stato emanato un decreto attuativo che stabilisca i beneficiari del bonus, né le modalità di applicazione e i requisiti di accesso.

In base a quanto previsto per il precedente periodo d’imposta, potranno beneficiare del bonus gli alberghi, i villaggi-albergo, le residenze turistico-alberghiere nonché le strutture considerate alberghiere da specifiche leggi regionali.

Bonus ristrutturazione alberghi: come funziona

Passando poi alla questione delle modalità di applicazione del bonus, la Legge di Bilancio ha previsto la possibilità per alberghi e agriturismi che effettuano opere di ristrutturazione edile di usufruire di un’importante sconto fiscale per il periodo che va dal 2017 al 2020. È necessario precisare che per usufruire del bonus è necessario che gli interventi di ristrutturazione interessino gli immobili finalizzati all’attività turistica.

Il bonus alberghi quindi non funziona come il tradizionale bonus ristrutturazioni, grazie al quale è possibile ottenere una detrazione fiscale del 50%, ma dà diritto a un credito d’imposta in misura pari al 65% delle spese sostenute, che potrà essere utilizzato per interventi di:

  • ristrutturazione edilizia
  • incremento dell’efficienza energetica
  • restauro e risanamento conservativo
  • abbattimento delle barriere architettoniche.

È possibile inoltre usufruire del bonus per l’acquisto di arredi e mobili, a condizione però che siano destinati esclusivamente agli immobili interessati dalle opere di ristrutturazione oggetto del bonus.

Per quanto riguarda la presentazione della domanda per il momento si sa solo che le imprese turistiche interessate dovranno richiedere il bonus presso il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Per ulteriori informazioni sarà necessario attendere l’emanazione di specifici decreti attuativi.

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