L’APE beni culturali, ossia la certificazione energetica per gli immobili con vincolo culturale e paesaggistico, è obbligatoria per accedere alle detrazioni legate ai lavori di riqualificazione energetica dell’edificio. Ecco qualche informazione in merito.
Certificazione energetica beni culturali: norme ed eccezioni
Guida
L’APE per i beni culturali è obbligatorio dal 2013. Rappresenta un documento che deve essere allegato a qualsiasi atto di vendita, contratto di locazione, documento attestante la concessione ad uso gratuito di un immobile vincolato a livello paesaggistico e culturale. Esistono però delle eccezioni a quanto previsto dalla legge 90/2013, che stabilisce l’obbligatorietà dell’APE. L’attestato di prestazione energetica, quando si parla d’immobili di pregio, non è obbligatorio se gli interventi in questione prevedono delle importanti alterazioni alla struttura dell’edificio.
Certificazione energetica beni culturali: i vantaggi
L’APE beni culturali è obbligatorio e permette di accedere a numerosi vantaggi, come per esempio gli incentivi per la riqualificazione energetica. La certificazione energetica per immobili d’interesse culturale è fondamentale e deve essere eseguita mettendo in primo piano la qualità, ossia chiamando un professionista che effettui un sopralluogo sul posto. Le spese tecniche per la compilazione della certificazione energetica per immobili d’interesse culturale e paesaggistico sono detraibili dall’Irpef, e devono essere versate a un tecnico qualificato non coinvolto nei successivi lavori di riqualificazione energetica. L’APE deve essere conservato e presentato quale documento obbligatorio per l’accesso alle detrazioni del 65% sulle spese sostenute per i lavori di riqualificazione.