Contratto di Locazione: tutte le novità marzo 2017

Casa e Ambiente

Contratti di locazione 2017: nuove regole

I contratti di locazione riguardano tutti i contratti con cui una parte, il locatore o proprietario, si impegna a far godere un bene all’altra, il locatario o affittuario per un periodo di tempo determinato. In cambio chiaramente il locatore deve corrispondere al proprietario del denaro.

Con la pubblicazione del Dm Infrastrutture e trasporti 16 gennaio 2017 in Gazzetta Ufficiale del 15 marzo 2017 sono state introdotte nuove regole per i contratti di locazione, nuove regole per gli affitti a canone concordato, transitori e universitari e nuove agevolazioni fiscali.

Al fine di stipulare nuovi contratti di locazione 2017, i proprietari ed inquilini, dovranno quindi basarsi sulle regole stabilite dagli accordi locali in modo tale da rendere più agevoli gli sconti fiscali per i locatori e canoni di affitto più bassi a quelli di mercato per gli affittuari.

Le novità del 2017 riguardano:

  • i nuovi modelli standard di contratti di locazione;
  • i canone di locazione;
  • i contratti transitori;
  • le agevolazioni fiscali, come la rinegoziazione dell’importo del canone in caso di variazioni dovute alla tassazione, cedolare secca, reddito da tassazione ecc.

Canone di locazione 2017

nuovi accordi locali sulle locazioni, prevedono che il canone di affitto debba essere fissato entro una certa soglia minima e massima.

Locatore e locatario, per stabilire il canone effettivo, possono farsi assistere dalle rispettive organizzazioni. Tuttavia, le parti che non ricorrono all’assistenza, devono far sottoporre i contratti all’attestazione di conformità da parte di almeno una delle organizzazioni firmatarie dell’accordo.

Quindi sulla base del nuovo Dm e gli accordi locali, chi non vuole farsi assistere nella stipula del contratto o nella misura del canone di locazione dalle organizzazioni, deve richiedere, anche a pagamento, il rilascio dell’attestazione di conformità del contratto di locazione e del canone da parte di una delle organizzazioni inquilini o locatori.

Contratti di locazione 2017: concordato, universitari e transitori

All’interno del Dm, è stato inserito un allegato contenente i nuovi modelli che le associazioni devono utilizzare per stipulare i contratti di locazione 3+2, quelli per studenti universitari e i contratti transitori.

Fin quando non verranno adottati gli accordi basati sul nuovo decreto, rimangono in vigore gli accordi precedenti senza necessità di modifiche o integrazioni ai contratti.

Sulla base dei nuovi accordi locali, ecco i casi in cui sarà possibile la stipula di un contratto di locazione transitoria:

  • mobilità lavorativa;
  • studio;
  • apprendistato;
  • formazione professionale, aggiornamento e ricerca di soluzioni occupazionali.

Un’altra importante novità è costituita dai contratti transitori di durata 18 mesi. Questi tengono conto dell’aumento della precarietà del lavoro in Italia ed è per questo motivo che sono aumentati i casi in cui è necessario stipulare dei contratti transitori di tale durata.

Contratti di locazione 2017: agevolazioni fiscali

Il Dm pubblicato in Gazzetta Ufficiale, all’articolo 6, prevede importanti novità rispetto all’agevolazione fiscale prevista in caso di variazioni dell’imposizione fiscale, tassazione o di un qualsiasi altro elemento che sia in grado di incidere sulla congruità del canone.

Se le parti saranno d’accordo, sarà possibile rivolgersi alla commissione di negoziazione paritetica, per valutare l’eventuale riduzione del canone di locazione. Entro 60 giorni dalla richiesta, la commissione, proporrà una riduzione del canone.

Inoltre muta ulteriormente anche la tassazione del reddito da locazione. Sulla base dell’articolo 5 del Dm si stabilisce che il reddito imponibile dei fabbricati locati è ulteriormente ridotto del 30%, a condizione però che nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui si intende usufruire della agevolazione in oggetto vengano indicati:

  • gli estremi di registrazione del contratto di locazione;
  • l’anno di presentazione della denuncia dell’immobile ai fini dell’imposta comunale sugli immobili;
  • il Comune di ubicazione dello stesso fabbricato.

Contratto di locazione e cedolare secca.

Il Dm, chiarisce anche che rispetto a quanto succede oggi, i proprietari e gli inquilini che non possono utilizzare liberamente i contratti di mercato in tutti i Comuni con più di 10mila abitanti, potranno beneficiare della cd. cedolare secca con aliquota sostitutiva ridotta in luogo di quella ordinaria al 21%:

  • cedolare secca aliquota 10% fino al 31 dicembre 2017;
  • cedolare secca aliquota 15% dal 1° gennaio 2018.

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